sabato 19 aprile 2014
Mae Phosop, spirito del riso
Tra gli spiriti piu’ conosciuti c’e’ Mae Phosop, e’ questa la dea del riso e visto quanto e’ importante questo alimento per i thai, questi la distinguono dagli altri spiriti chiamandola madre (Mae). Ci sono molte leggende su questa dea che si differenziano un po’ in tutta la Thailandia, qui e’ riportata quella che si racconta nell’Isaan, il nordest.Nel giardino di Phraya Wirupphaka (nota: una divinita’ hindu/buddhista guardiana del mondo) il riso cresceva da solo, non c’era bisogno di lavorarlo e i chicchi di riso erano sette volte piu’ grandi del pugno di un uomo. Il riso fu usato per alimentare anche Phra Chao Kukusantho, il primo Buddha, cio’ per 4,000 anni. Piu’ tardi venne l’era di Phra Gonagamano, il secondo Buddha, il riso divenne piu’ piccolo, quattro volte piu’ grande del pugno di un uomo. A quel tempo c’era una vecchia vedova che si era sposata sette volte, decise di costruire un granaio e il riso cresceva sotto il granaio. Un giorno la vedova si arrabbio’ con il riso, voleva che crescesse piu’ in fretta, cosi’ lo colpi’ con un bastone. I cicchi si ruppero in tanti pezzetti e si sparsero all’intorno. Alcuni pezzi divennero khao doi o riso di montagna, altri caddero nell’acqua e furono chiamati Nang Phra Pho Sop. A causa della vedova il riso si arrabbio’ con le persone e non volle piu’ crescere. Le popolazioni furono afflitte da una carestia che duro’ mille anni.Passato questo tempo nacque un bambino nella famiglia di un uomo ricco, quando il bambino divenne giovane perse la strada mentre era nella foresta. Si rattristo’ e comincio’ a piangere. Un pesce udi’ il lamento e disse al giovane che sarebbe andato a cercare Nang Phra Pho Sop in modo che potesse mangiare. Il bel giovane provo’ a convincere lo spirito a tornare sulla terra ad alimentare gli esseri umani, ma questa rifiuto’. Intervennero allora due thewada (angeli) che si trasformaro uno in un cervo dorato l’altro in un pappagallo. Usarono dolci parole e le chiesero di alimentare sia la vita che la religione. Quando lo spirito capi’ che la richiesta proveniva da angeli non pote’ ulteriormente rifiutare, cosi’ accompagno’ il giovane e torno’ sulla terra, ovunque si trovava da allora emise un odore fragrante e come richiesto sostenne sia la vita che la religione.Arrivo’ poi il tempo di Phra Chao Kassapo, il terzo Buddha, il riso diminui’ in dimensione, tre volte il pugno di un uomo. Phra Chao Kassapo visse 4,000 anni poi entro’ nel nirvana. Arrivo’ il tempo di Phra Sakkayamuni Godhom, il quarto Buddha. Il riso’ continuo’ a ridurre le dimemsioni, una volta e mezzo il pugno di un uomo. Mille anni dopo che Phra Sakkayamuni Godhom entro’ nel nirvana, viveva un uomo di alto rango il cui cuore era pieno di avidita’ e gelosia. Questi ordino’ ai suoi uomini di costruire un magazzino dove poter conservare grandi quantita’ di riso, apettando il tempo migliore per venderlo sul mercato. Nang Phra Pho Sop si senti’ umiliata nell’essere venduta in quel modo cosi’ si arrabbio’ di nuovo. Come conseguenza ci fu una grande carestia e le persone morirono di fame per 320 anni.Dopo questo periodo visse un’anziana coppia che si era sempre comportata bene ma che come tutti gli altri soffriva la fame. Mossi da compossassione i thewada diedero loro alcuni sacri versi. Quando questi li pronunciarono di fronte a Nang Phra Pho Sop questa senti’ che il suo desidero era andare con la coppia. Si divise cosi’ in varie forme di riso: khao kam, il riso scuro, khao Khao, il riso bianco, khao niow, il riso glutinoso. Fatto questo emise il suo ultimo respiro e svani’. L’anziana coppia coltivo’ tutti i differenti tipi di riso e li divise fra la popolazione. Da quel tempo il metodo di far crescere il riso e’ stato conosciuto fra la gente.Qualunque sia versione di una certa zona una cosa e’ certa Mea Pho Sop in questa nazione e’ venerata ovunque. Mae Pho Sop puo’ apparire nella sua forma naturale o assumere altre forme a seconda dei differenti tipi di riso si ha cosi’ Mae Khua Nak, per i tipi di riso che si raccolgono in ritardo, generalmente un mese dopo gli altri, Mae Khua Bao, per i tipi di riso che crescono piu’ in fretta, Mae Inthanil e Mae Maha Manpu, per due particolari qualita’ di riso. Comunque sia e’ sempre rappresentata come una bellissima donna con capelli lunghi che indossa uno scialle avvolto su una spalla e passato dietro in modo da coprire la testa, questo tipo di scialle e’ chiamato sabai chieng. Essa siede normalmente con le gambe piegate all’indietro, nella mano destra porta gambi di riso e nella sinistra una borsa con chicchi dello stesso. Si pensa che sia un essere fragile e molto suscettibile, cosi’ i contadini celebrano cerimonie per calmarla e invitarla a stare nei campi di riso. Come le leggende queste cerimonie differiscono nelle diverse parti della Thailandia. Nelle grandi fattorie della zone di Ayutthaya e Phetchaburi queste cerimonie si celebrano tre volte durante il ciclo di vita del riso. La prima quando il riso si sviluppa e serve a dare il benvenuto alla pianta e a fare offerte allo spirito della dea del riso per ringraziarla della prosperita’ che porta ai campi. Gli agricoltori credono che lo spirito di Mae Pho Sop in questo periodo sia in cinta.Il riso deve essere poi raccolto e gli agricoltori celebrano un’altra cerimonia per avvertire lo spirito che stanno andando a prendere le falci. Durante questa cerimonia l’immagine della dea e’ portata dall’altare che si trova in casa nei campi.Dopo il raccolto il riso deve essere posto a seccare al sole per tre giorni e questo richiede un’altra cerimonia.Mae Pho Sop ha paura delle falci e dei bufali cosi’ gli agricoltori devono parlarle, tranquillizzarla su quello che stanno per fare. Queste cerimonie possono essere celebrate in qualsiasi giorno eccetto il sabato che e’ considerato il compleanno di Mae Phro Sop.Le offerte variano da regione a regione e possono comprendere banane, canna da zucchero, uova bollite, betel, polvere profumata, olii, candele, bastoncini di incenso, fiori, stoffe rosse, una giovane noce di cocco.Mae Pho Sop fa parte delle “5 Madri” o spiriti o divinita’ che rappresentano i cinque elementi naturali:- Mae Phra Thoranee o Thoranih, Madre Terra. Apparve come testimone dei meriti accumulati da Buddha nelle vite precedenti, pochi momenti prima dell’Illuminazione. Nell’arte e’ usualmente rappresentata con l’acqua che esce dai suoi capelli, mentre aiuta il Buddha a resistere a Mara, respingendo con la forza delle acque gli spiriti demoniaci, salvandolo dalle tentazioni dei desideri.- Mae Phra Phai la divinita’ o lo spirito del vento.- Mae Phra Phai spirito o divinita’ dei venti.- Mae Pho Sop, appunto, lo spirito o la divinita’ del riso e del cibo.- Mae Khongkha o Madre Acqua, lo spirito o la divinita’ di tutte le acque. In realta’ Khongkha identifica il fiume Gange ma in Thailandia la parola ha assunto un significato piu’ generale. Il Loi Krathong e’ l’annuale festa di ringraziamento a Mae Khongkha per l’abbondanza con cui fornisce le acque e ed e’ anche una richiesta di perdono per aver provocato inquinamento. Sua cavalcatura e’ il makara, mitica creatura acquatica che simbolizza acqua e abbondanza..
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