venerdì 31 gennaio 2014

Capodanno Cinese a Chinatown (Bangkok)



Lo Spring Festival o nuovo anno lunare cinese, comunemente indicato come Capodanno cinese, è il più grande e importante festival annuale celebrato dai discendenti cinesi e dai cinesi di tutto il mondo. Il Capodanno Cinese si basa sul calendario lunare cinese, inizia il primo giorno del primo mese del calendario cinese e si conclude con la Festa delle Lanterne che è il 15° giorno del primo mese. Il primo giorno del Capodanno cinese 2014 ( Chun Jie /春节2014) sarà celebrato il 31 Gennaio 2014 e la festa durerà per 15 giorni, fino al 14 febbraio 2014. Poiche’ i cinesi sono in Thailandia da un lungo periodo, i costumi e le loro tradizioni sono diventati una parte della cultura locale Thai. Al di fuori della Cina continentale, a Bangkok si trova la più grande comunità cinese della Thailandia. Anche se non è un giorno festivo in Thailandia, i membri della comunità cinese di Bangkok di solito prendono almeno un giorno di riposo dal lavoro e si impegnano nelle varie attività di capodanno. Il capodanno è il momento di pregare gli dei e di rendere omaggio agli antenati, tutta la famiglia partecipa in casa ad un sontuoso banchetto cinese. Nella notte di Capodanno, gli adulti consegnano buste rosse chiamate 'ang - pao', con i soldi ai loro figli come regalo di Capodanno. Il giorno di Capodanno è il momento di riposare e non fare assolutamente nulla. La maggior parte delle persone inizia visitando le loro famiglie allargate e parenti, al fine di scambiare un paio di arance come un modo per augurare loro un Felice Anno Nuovo. La leggenda narra che nella notte di Capodanno, una bestia mitica chiamata ' ‘Nien’ sarebbe venuta in città a devastare le case della gente. Per evitare questo, i residenti della città mettono cibo sulle loro porte, sparano petardi, si vestono con abbigliamento rosso e decorano le loro case con tutte cose rosse. Da allora, il capodanno cinese è diventato uno dei momenti più esilaranti, i negozi e i proprietari delle casa di origine cinese decorano i loro posti con lanterne di carta rosse, striscioni con scrittura cinese e manifesti. L'intera Chinatown di Bangkok diventa rossa letteralmente dall'inizio alla fine. Le fanfare di strada e le feste culturali come le parate del drago, danze acrobatiche e petardi sono i punti salienti da non perdere. Il giorno di Capodanno si puo’ visitare il Lengnoeiyi Temple sulla Charoen Krung Street e rendere omaggio agli dei e alle dee, non dimenticate di provare i 'siem - see' o bastoni della fortuna cinesi, che è un modo per chiedere agli dei una guida su come risolvere un problema personale o per un consiglio in generale. Lo zodiaco cinese (生肖/ Sheng xiao ) abbina ogni anno civile cinese ad un animale ed e’ basato su un ciclo di 12 anni. E 'un sistema molto popolare usato informalmente in molti paesi asiatici, tra cui la Cina, Singapore, Hong Kong, Taiwan, Corea e Giappone. Il capodanno cinese 2014 (31 gen 2014 - 18 febbraio 2015) è l'anno del cavallo. Una volta era celebrato solo tra le comunità cinesi di Bangkok, oggi il Capodanno cinese è una festa per tutti. Si puo’ entrare nello spirito del Capodanno cinese indossando una camicia o un vestito rosso. Se siete pronti ad osservare fino in fondo l'evento, provate a praticare un paio di 'non fare' il giorno di Capodanno.Tra questi 'non fare' ci sono: non usare oggetti taglienti (tra cui coltelli, forbici, taglia unghie) ; non discutere o maledire nessuno; non pulire, cucinare o fare qualsiasi lavoro in casa (tra cui il bucato e lavare i piatti): non macellare animali o parlare di malattie e morti, non lavare i capelli e non rompere un qualsiasi oggetto. In caso di mancata osservanza di uno di questi 'non fare', le vostre fortune nel prossimo anno così dicono, potrebbero invece trasformarsi in disgrazie.

giovedì 30 gennaio 2014

Talay Bua Daeng a Udon Thani

 

La stagione per vedere il "Talay Bua Daeng" nel Lago Nong Han Kumphawapi in Udon Thani è da dicembre a fine febbraio. I fiori Red Lotus sono in realtà più rosa che rossi, si consiglia di alzarsi presto per vedere la maestosa naturale bellezza di questo fenomeno. Si può noleggiare delle barche nel Lago Nong Han Kumphawapi che per 300B/1hr o 500B/2hr, vi porteranno facilmente in acque aperte dove attraverso studiati itinerari attraverseranno un fitto tappeto di foglie galleggianti e fiori di loto luminosi, ogni barca porta 10 persone. Si vedranno pescatori locali nelle loro scialuppe tradizionali, raccogliere alcuni semi di loto per sfamare le loro famiglie, questi possono essere trasformati in una piccante insalata croccante per il pranzo. Si avra’ anche l'opportunità di vedere una grande varietà di uccelli, dai piccoli uccelli alle guizzanti rare razze che sbattono pigramente le loro vaste aperture alari sopra l’acqua del lago. La stazione ferroviaria più vicina è la minuscola stazione locale di Huay Sam Phat, circa 30 km prima di Udon Thani sulla linea ferroviaria Bangkok - Udon Thani. Solo i treni locali più lenti fermano in questa stazione sonnolenta per una manciata di secondi, quindi è necessario tenersi pronti per scendere dal treno se avete programmato di fermarvi qui. (Foto di Richard Barrow)

mercoledì 29 gennaio 2014

Sak Yant, l'arte del tatuaggio sacro


Lo Yantra, meglio noto come Sak Yant, è un tatuaggio mistico dai poteri soprannaturali di protezione al portatore. La sua pratica è diffusa nel Sud-Est asiatico, in particolar modo in Laos, Cambogia e Thailandia. Ed è proprio in quest’ultima che ogni anno migliaia di devoti decidono di farsi adornare il corpo con questi magici tatuaggi. L’origine del nome è da attribuire dall’unione delle due parole Sak (tatuaggio) e Yant, dal sancrito Yantra ovvero dei sacri disegni geometrici che hanno nella cultura orientale, connotazione mistica. L’origine legata alla pratica di tali tatuaggi è ad oggi ancora poco chiara. Di certo vi è che gli Yant vennero introdotti in Thailandia dagli antichi Khmer, ancor prima della venuta del buddhismo in Thailandia. Gli Yant anticamente venivano eseguiti su panni (Yant Pha), ed avevano il magico potere i proteggere i luoghi o le persone che li portavano; in tempo di guerra molti soldati usavano i Seua Yant, ovvero semplici giacche all’interno delle quali erano stati dipinti degli Yant per ottenere protezione durante una battaglia. Una volta i soldati portatori di Sak Yant venivano chiamati Taharn Phee, ovvero soldati fantasma, coloro che si rendevano invisibili al nemico. Molte sono le storie che si tramandano circa i magici poteri protettivi di questi tatuaggi, si narra perlopiù di persone scampate ad incidenti, malattie, battaglie o sventura. Ma cosa donerebbe tanto potere a dei semplici simboli geometrici? Gli Yant “originali” normalmente vengono eseguiti da monaci specializzati o da bramini i quali impugnando una speciale bacchetta di bamboo con l’estremità appuntita (Sak Mai) o in alternativa una punta di metallo (Sak Khem). Prima e dopo aver effettuato il tatuaggio, i religiosi recitano delle formule magiche entrando in una sorta di trans invocando dei, spiriti e poteri a protezione del ricevente. In assenza di formule lo Yant non ha valore. Esistono delle regole circa le quali i Sak Yant non possono essere fatti su coloro che “non credono” nei loro poteri, non è nemmeno ammesso effettuarli (per quanto riguarda Yant tatuati da monaci) in luoghi non idonei ovvero dalla vita in giù. Il primo Yant inoltre è uguale per tutti, non è possibile scegliere da se’ il disegno se è il primo di questi tatuaggi. I monaci spiegano che è una sorta di rito iniziatico e deve essere fatto nella parte più alta del corpo, normalmente tale tatuaggio viene effettuato dietro la schiena tra le scapole e la base del collo.Il primo Yant, quello di default che i monaci tatuano su di un individuo che non ha mai ricevuto uno Sak Yant è formato da un Gao Yord o Yant Kroo, ovvero è un tatuaggio a nove punte, che rappresenterebbero il monte Meru, luogo celeste ove risiederebbe Brahama. Le rappresentazioni laterali sono gli Unalome (10 per parte, in tutto 20) e rappresentano gli illuminati, gli arhat (simili ai nostri santi). Purtroppo non sono in grado di darti maggiori informazioni sul testo presente nello Yant. Ogni tatuatore aggiunge particolari personalizzati, oppure non ne conoscono nemmeno il significato specifico ma solo quello generico (protezione, coraggio, forza ecc...). Gli Yant possono essere tatuati con o senza pigmento, in maniera tale da essere invisibilI all’occhio umano ma visibili agli esseri dell’altra dimensione, proprio per la loro connotazione magica. Molti sono i soggetti richiesti e le relative protezioni, lavoro, salute, protezione dalla sventura: i combattenti di muay thai, per esempio prediligono il potente Hanuman, per ricevere da lui forza ed invulnerabilità. Le ragazze del sex-business invece sembrano più propense a farsi tatuale la lucertola, simbolo di attrazione per gli altri e assenza di giudizio altrui.

martedì 28 gennaio 2014

Tatuaggi tradizionali e da salotto


L'antropologo David Le Breton, nel suo saggio Signes d'identité pubblicato nel 2002, ha definito i tatuaggi e il piercing "protesi identitarie", in un'accezione che non è necessariamente negativa. Il corpo, cioè, vissuto come materia grezza da plasmare e ricreare, per diventare consapevoli, attraverso l'esperienza del dolore e della trasformazione, della propria esistenza. Il dolore, spiega David Le Breton, che nelle nostre società è considerato un elemento negativo, acquista in questo caso un'importanza fondamentale: agisce come memoria dell'evento, è la prova della sua solennità. L'arte buddista offre tatuaggi che possono essere mozzafiato per i loro intricati disegni di fantasia, ed in ogni tatuaggio vengono rappresentati uno o più degli insegnamenti di Buddha: questi tatuaggi si ritiene che abbiano il potere di proteggere le persone dagli spiriti maligni, come per i phrá khrêuang (gli amuleti). Ci sono 108 diversi sutra (gli insegnamenti di Buddha) che possono essere utilizzati per questi tatuaggi e diverse possibili combinazioni con il mantra (una potente formula spirituale) e lo yantra (la rappresentazione grafica, matematica e magica del divino). Questi tatuaggi, svolti solitamente da monaci thai, sono spesso accompagnati da preghiere durante la loro esecuzione. Il tatuaggio tradizionale thai viene effettuato utilizzando utensili a mano, con ben diversi metodi di sterilizzazione da quelli conosciuti in occidente, che consistono nell'aggiunta all'inchiostro di estratti vegetali e, in qualche caso veleno di serpente, si dice anche acido solforico delle batterie delle autovetture ed altri eccepienti ritenuti in grado di debellare i batteri. In Thailandia i tatuaggi sono la norma per la quasi la totalità degli uomini, che si sottopongono a questo rito in segno di fede alla religione. I tatuaggi più popolari in Thailandia (che non hanno funzioni decorative), sono le raffigurazioni di templi o divinità buddiste, ma anche animali come la tigre e la scimmia. Coloro che hanno questi tatuaggi, credono che essi abbiano il potere di proteggerli. Nelle regioni più remote del nord, disegni di animali ritenuti benefici possono addirittura coprire interamente certe parti del corpo. Hanuman in India, era simbolo di forza, il mitico monaco è ancora oggi l'icona che prende parte più frequentemente alle creazioni popolari della Thailandia (e del Myanmar), ed i monaci sovente si tatuano sul proprio corpo la sua figura, ritenendola in potere di incorporare i propri poteri magici nel tatuaggio. Molti sono gli stranieri che tentano di ottenere dei tatuaggi dai monaci thai ma pochi sono coloro che riescono ad ottenerli. Nel caso si sia riusciti a strappare il consenso del monaco, ci sono alcune cose da tenere a mente:
Il tatuaggio tradizionale thai è molto diverso dal tatuaggio "da salotto".Il livello di igiene è diverso da un tattoo studio ed i metodi di sterilizzazione empirici, motivo per cui non è esclusa la possibilità di infezioni, anzi è una possibilità concreta di cui tenere opportunamente conto.
I tatuaggi tradizionali thai fatti a mano hanno tempi di realizzazione molto più lunghi di quelli fatti con le macchinette elettriche, oltre che essere molto più dolorosi. Le linee non sono pulite come il tatuaggio fatto con la macchinetta elettrica, quindi, se siete preoccupati per l'estetica, forse un tatuaggio a mano non è per voi.
Una volta terminato il tatuaggio, alcune persone possono entrare in uno stato di trance, non si capisce se a causa dello spirito maligno che hanno in corpo disturbato dal tatuaggio, oppure a causa del veleno di serpente ed altre cose strane a cui sovente l'inchiostro viene addizionato.
Ma tra le stranezze del regno, ogni tanto escono delle notizie sconcertanti, come quella di vietare i tatuaggi a sfondo religioso per gli stranieri. I tatuaggi religiosi non sono autorizzati sugli stranieri perchè molti di loro si facevano dei Buddha giganti e non essendo parte della cultura ciò offendeva i Thai che credevano che venivano fatti solo per moda e tatuati in parti del corpo considerate non nobili dai thai come gambe e caviglie. Se tuttavia proprio volete farvi fare uno di questi disegni religiosi, il posto piu’ famoso si trova ad un cinquantina di km da Bangkok. Il tempio Wat Bang Phra, nella provincia di Nakhomn Pathom e’ infatti il luogo piu’ famoso di tutti e dove ogni anno si tiene un festival del tatuaggio tradizionale. Se invece preferite andare sul sicuro ed evitare simboli religiosi che non vi appartengono, ecco che Bangkok puo’ offrirvi tantissime opzioni. Fare un elenco dei tanti tatuatori in citta’ e’ difficile e sono moltissimi quelli bravi e che adottano le misure igieniche adeguate. In tutti i casi probabilmente il tatuatore piu’ famoso a Bangkok e’ Jimmy Wong che ha iniziato la sua attivita’ circa 35 anni fa’ ed ha dato origine ad una vera e propria famiglia specializzata in quest’arte, tanto che adesso e’ meglio parlare direttamente della famiglia Wong quando si pensa ad un tatuaggio a Bangkok.

lunedì 27 gennaio 2014

Gli amuleti (phrá khrêuang)


Le tavolette votive, le antenate degli amuleti, nacquero come un ricordo della visita a luoghi sacri. Ma a poco a poco nel corso di anni e secoli cambiarono la loro funzione in oggetti con l’abilita’ di proteggere, i thai si affidano ciecamente agli amuleti, ai quali attribuiscono la protezione dagli spiriti maligni, dalla cattiva sorte e dalla sterilità. Raro e’ vedere un thai senza amuleto. Conosciuti in thailandese come phrá khrêuang, gli amuleti consistono in figure rappresentanti episodi o attitudini della vita del Buddha, delle principali divinita’ induiste o l’immagine di un santo monaco e si pensa portino amore, fortuna, potere e ricchezza a chi li indossa, questo dipende dal fatto che si crede contengano l’energia vitale del monaco che li ha santificati. Sono considerati cosi’ sacri che i thai non parlano di comprarli e venderli ma di affittarli o usarli (chao phra). Fu' durante il regno di re Mongkut che inizio’ il culto delle tavolette votive uno dei motivi fu' la moda nata in quel periodo di collezionare antichita’, che fiori’ a corte e divenne oggetto di incessante domanda. Antichi siti vennero illegalmente spogliati. All’inizio le tavolette votive in terracotta erano tenute in scarsa considerazione. Erano oggetti derivati dalla tradizione indiana e venivano indossate come protezione contro i molti pericoli incontrati nei pellegrinaggi. Ma gradualmente la loro provenienza e il diffondersi della credenza che i monaci che li avevano creati potevano trasferire in essi alcuni dei loro poteri li resero sempre piu’ desiderabili. Agli inizi del XX secolo il culto si era definitivamente stabilito. Oggi molti buddhisti ne indossano uno o piu’ di uno. Perderli rappresenta un vero e proprio disastro, perche’ gli amuleti non perdano il loro potere. Occorre pero' tenere a mente solo poche regole:
Non portate gli amuleti con voi quando andate in luoghi: come un bordello, discoteca, ecc
Non indossate gli amuleti quando fate attività sessuali.
Non metterli sotto le cose improprie : come la gonna della donna o nelle scarpe di qualcuno.
Permettere questo produce inaspettate conseguenze negative al proprietario dell’amuleto. Invece non ci sono regole su quanti amuleti si dovrebbero indossare (sempre in numero dispari), di solito le persone indossano 1,3,5,9 ... così via. In Thailandia il numero fortunato e’ il 9. Un uomo che indossa molti amuleti appesi a una catena, puo’ essere visto come un nakieng, cioe’ che e’ esposto a una vita violenta o vuol semplicemente dire che li porta perche’ si sente sfortunato, o che gli danno una sensazione di sicurezza averli intorno al collo. Si possono anche vedere amuleti danzare dallo specchietto retrovisore delle macchine e di molti altri veicoli per avere la protezione contro incidenti. Alcuni conducenti li pongono anche davanti al posto di guida insieme con le statue in miniatura del Buddha e le foto di rispettati monaci. A un osservatore non thai, puo’ sembrare che un certo amuleto appaia sgraziato, lavorato male, un oggetto meno che comune. Tuttavia due qualita’ restano nascoste: la persona che lo ha fatto e la sua composizione. Molti amuleti sono fatti di argilla ma l’impasto e’ spesso molto complesso, in quanto questo puo’ essere fatto mescolando un certo numero di ingredienti inusuali che contribuiscono a dargli potere come certi semi, erbe, fiori secchi e la cenere di testi sacri bruciati. Inoltre se la composizione e’ stata fatta da un rispettato monaco anziano l’amuleto beneficia del suo potere. Riproduzioni di famosi, costosi amuleti sono comuni ma basta che essi siano santificati da un monaco, continuano a portare protezione al proprietario, almeno finche’ questi rispetta i precetti buddhisti. Se si’ e’ incuriositi dai loro effetti, non bisogna perdersi il Mercato degli Amuleti (Thanon Maharat) a Bangkok, si tratta di una via intera dove si affollano i venditori seduti per terra, che propongono la loro mercanzia esposta sul marciapiede, stretti tra le numerose bancarelle di dolciumi o di piatti pronti. Può essere divertente osservare i clienti che esaminano gli amuleti servendosi di una lente d'ingrandimento per essere sicuri che siano autentici! L'efficacia di ogni articolo dipende infatti dalla sua origine e gli amuleti più efficaci sono anche quelli più cari. Comunque oggi lo stesso tipo di mercato si trova vicino a tutti i principali templi. Che in Thailandia ci sia una vera e propria moda per gli amuleti lo dimostra il fatto che ci sono sul mercato una mezza dozzina di riviste dedicate ai collezionisti, libri specializzati e siti di e-commerce che sembra facciano buoni affari. Molti amuleti che si trovano oggi al mercato, sono fatti in fabbrica e sono falsi. Il primo phrá khrêuang fu realizzato a Nakhon Si Thammarat nel 1987 e fu venduto per 50 Baht: attualmente quell'amuleto vale circa 1 milione di Baht.

domenica 26 gennaio 2014

II Nang Yai


II Nang Yai sono sagome utilizzate per realizzare il teatro d’ombre thailandese, spettacolo dal fascino antico, che consiste in una particolare combinazione di due arti in una: l’arte degli spettacoli d’ombre e l’arte della coreografia tradizionale. E' una delle alte forme d'arte tradizionale della Thailandia che può rintracciare le sue radici nel periodo di Ayudhaya quando i re e i capi si  divertivono con spettacoli di Nang Yai. E' così popolare che il monaco buddista Mahanang l'ha menzionata nel suo poema "Bunnovat Khamcham". Eseguiti prevalentemente nei templi, dove le sagome in genere sono figure di grandi dimensioni del peso di almeno 3-4 chili realizzate con pelli di mucca o bufalo che vengono mosse davanti ad un telo bianco con un accompagnamento musicale e narrativo, gli spettacoli di Nang Yai furono sospesi nel 1960 in seguito ad un incendio del Teatro Nazionale di Bangkok durante il quale molte marionette vennero distrutte. Il grande spettacolo delle ombre perse la sua popolarità col passar del tempo e i rimanenti pupazzi furono lasciati incustoditi nel Museo Nazionale di Bangkok. Nel 1996 varie agenzie governative e private hanno unito le loro forze per lanciare un progetto di recupero del gruppo di marionette rimaste che sono state restaurate da 28 fra i maggiori artigiani e artisti della Divisione della arti tradizionali del Dipartimento di Belle Arti. I pupazzi Nang Yai sono stati riportati a nuova vita utilizzando i materiali originali come cuoio di mucca, fusto di canna d’India, foglie di Momordica e utilizzando gli strumenti più diversi: scalpelli di differenti misure, pietre per tagliare, forbici, martelli, livelle di legno, mortai di pietra, matite di vari colori, inchiostro cinese, pennelli, farina di riso di glutine, plastica acetata e inchiostro. Storicamente, le prestazioni di Nang Yai si basano sulle storie del Ramakien, versione thailandese del Ramayana indiano. In questi giorni, molti spettacoli si basano su racconti popolari o poesie, mentre altri artisti contemporanei fanno uso di storie totalmente diverse. Tradizionalmente le prestazioni di Nang Yai sono accompagnate da una combinazione di canzoni e canti per raccontare la storia. Ci sono narratori che tessono la storia come si evolve sullo 'schermo'. La musica è suonata dal vivo da un'orchestrina per fornire l'umore e l'atmosfera giusta man mano che la storia progredisce. Strumenti come il piphat e il ranat (simile a uno xilofono) sono comunemente usati, insieme con tamburi e strumenti a fiato. Uno dei più noti personaggi del Nang Yai è Sucharf Sapsin, un uomo che non solo produce burattini, ma scrive anche storie per questa arte, funge da narratore e da voce fuori campo durante gli spettacoli. I suoi contributi al mondo delle ombre cinesi gli hanno dato lo status di artista nazionale. La sua casa a Nakhon Si Thammarat è ora un museo delle marionette ombra. I visitatori possono assistere a spettacoli di 20 minuti così come partecipare a workshop sulle ombre cinesi. Purtroppo sono rimaste pochissime le compagnie che tramandano l’arte di raccontare storie, muovendo le sagome di cuoio dietro un fondale illuminato. Spettacoli di marionette ombra si svolgono in tutto il paese, in particolare nelle sagre e nelle manifestazioni che si svolgono nei templi. Per spettacoli regolari, la Nang Yai Wat Khanon Troupe, tiene spettacoli al Wat Khanon a Ratchaburi. Una delle sale è stata trasformata in un museo che mette in mostra circa trecento marionette di cuoio, molti delle quali sono vecchie di secoli.

sabato 25 gennaio 2014

Il Nang Talung


Il Nang si dice abbia avuto origine nel regno del re Rama V, (dal 1868 ai primi del 1900) nel villaggio meridionale di Ban Don Maprao nella provincia di Patalung, tuttavia la tradizione si pensa esista nel Sudest asiatico da secoli. In realtà l'arte è stata originariamente portata nella Malesia peninsulare dai commercianti del Medio Oriente, oggi in Thailandia si trova soprattutto nel sud musulmano. Ci sono due tipi di Nang, il Nang Talung e il Nang Yai. Il Nang Talung viene eseguito da burattinai che con un intricato gioco di mani animano marionette alte 50 cm, da dietro a una tenda retroilluminata e aggiungono un tradizionale ma molto divertente dialogo e commento, le esibizioni di solito durano tutta la notte. Le marionette sono dotate di bracci mobili snodati controllati da una stringa o da un bastone. Temi comuni sono racconti degli dei e dei mortali, le storie sono tradizionali e moderne e comprendono anche storie d'amore, di eremiti che insegnano la magia ai loro apprendisti e bambini che cercano parenti perduti. Il Nang è di solito eseguito in Thailandia da febbraio ad agosto. Una compagnia teatrale è di solito compostoa da 5 a 10 burattinai e musicisti. Ogni troupe di Nang ha tra i 100 e i 300 burattini. I personaggi sono eremiti, un principe, giganti, orchi, clown, ladri e così via. I modelli sono tagliati da pelle secca e dipinti con bei colori.

venerdì 24 gennaio 2014

La Thailandia delle gemme


Quando si tratta di acquistare gemme e gioielli, alcuni dei migliori affari del mondo si fanno in Thailandia, conosciuta come la porta verso il sud-est asiatico. Non li troverete nel mega centro commerciale di Bangkok o nel quartiere di Silom, anche con centinaia di negozi di gioielli lungo le strade di Bangkok i prezzi migliori e le gemme migliori in assoluto sorprendentemente si trovano a Chanthaburi. La citta' era famosa per i suoi rubini e i suoi zaffiri al tempo delle estrazioni, ma dal 1980 la maggior parte delle miniere sono state chiuse. Oggi, Chanthaburi è conosciuta come il leader del settore, per il colore della pietra di trasformazione, compresi i trattamenti delle gemme e i migliori tagli e le lucidature. Sapevate che quasi il 70 % della produzione mondiale dei rubini e zaffiri attraversa la cittadina di Chanthaburi? Essere circondati da alcune delle migliori fonti di mondo della pietra preziosa, Chanthaburi si trova in una posizione assolutamente ideale per il commercio di pietre preziose ed e' diventata rapidamente il centro più importante del commercio mondiale. Oggi, Chanthaburi è riconosciuta per la nascita del primo centro commerciale della pietra colorata di tutto il mondo e la citta' è veramente il cuore del commercio dei diamanti. Chanthaburi si trova sulla costa orientale della Thailandia, circa 4 ore a sudest della capitale thailandese di Bangkok. La cittadina e' ad un'ora di distanza dal confine con la Cambogia che e' conosciuta per la produzione di alcuni tra i migliori zirconi, rubini e zaffiri nel mondo e ha anche strette relazioni con la Birmania. La Birmania è famosa non solo per i suoi rubini e giade, è nota per la produzione di zirconi di alta qualità, zaffiri e rubini sintetici. La maggior parte delle persone sara' sorpresa di sapere che quasi tutte le pietre colorate del mondo fanno capo a Chanthaburi prima di raggiungere i negozi. Il mercato della gemma di Chanthaburi conosciuto come "Talad Ploy', è aperto tutti i fine settimana. La principale area del mercato delle gemme è all'interno di un piccolo gruppo di vicoli e sentieri, che si trova all'incrocio di Si Chan Road (Gem Street) e Thetsaban Road. Molti venditori  di gemme vagano nel mercato a piedi con gli zaini pieni di gioielli in cerca di acquirenti , mentre altri sono seduti e lasciano che gli acquirenti vengono a loro. I venditori e mercanti provengono da tutto il mondo, Africa, India, Birmania e Cambogia. Durante il resto della settimana, dal lunedi al giovedi il Talad Ploy diventa sorprendentemente tranquillo. Per molti turisti può essere molto intimidatorio. Può sembrare rischioso ed eccitante, ma la realtà a volte può essere il contrario. Fornitori locali possono facilmente scegliere acquirenti inesperti e prenderanno ogni occasione per separarvi dal vostro denaro. Anche se ci sono molte storie di pietre preziose "false" vendute al mercato, in realtà non è così comune, la truffa in Chanthaburi, di solito significa solo che hai pagato più di quello che probabilmente avresti dovuto. Ma per quelli con ' know- how', il mercato della gemma di Chanthaburi può offrire alcune delle migliori occasioni di pietre preziose della terra. Quindi se siete qui come la maggior parte dei turisti per una breve vacanza, probabilmente non avete molto tempo da perdere ed è per questo che in Chanthaburi ha aperto un nuovo enorme centro commerciale della gemma. Il centro commerciale è sponsorizzato dal CGA (Chanthaburi Gem and Jewelry Traders Association) e tutti i fornitori all'interno sono membri registrati dell'organizzazione, assicurando agli acquirenti qualità e genuinità. È rapido, comodo e soprattutto, consente agli acquirenti di acquistare gemme e gioielli con fiducia a prezzi stracciati. Ma la tradizione non può permettere di fare acquisti a caso per un thailandese: per essere in armonia e per attirare fortuna e successo, ogni pietra deve essere intonata al colore dell’abito indossato o al giorno e mese di nascita. Alcune regole: nati in: gennaio/granato, febbraio/ametista, marzo/acquamarina e eliotropio, aprile/diamante, maggio/smeraldo, giugno/perla e pietra di luna, luglio/rubino, agosto/peridoto, settembre/zaffiro, ottobre/opale, novembre/topazio, dicembre/turchese e zircone. Nati di: domenica o abiti arancione e rosso/ granato e zircone, lunedì o abiti crema e giallo/perla e diamante, martedì o abiti rosa/topazio, mercoledì o abiti verde/smeraldo, giovedì o abiti arancione/occhio di gatto, venerdì o abiti celeste e blu scuro/perla e diamante, sabato o abiti nero e porpora/rubino.

giovedì 23 gennaio 2014

Induismo in Thailandia


L'Induismo o Hinduismo e' una combinazione di credenze, costumi e antiche leggende che predatano dal 3,000 a.C. Molti induisti riconoscono Brahman come il Dio, con numerosi altri dei e dee come sue manifestazioni. I tre principali sono Bhrama il creatore dell'universo, Vishnu il conservatore dell'universo e Shiva il distruttore. Vishnu e' chiamato anche Narayana ed e' adorato come il piu' grande degli Dei, che a volte appare sulla terra per liberare l'umanita' dall'oppressione di disastri fisici. La domanda che nasce spontanea e’, ma perche’ sono cosi’ importanti divinita’ come Brahma, Shiva, Vishnu e tante altre in un paese come la Thailandia che di religione e’ principalmente buddhista? Occorre ricordare che il buddhismo, come per l’induismo e il jainismo, e’ un movimento di riforma del brahmanesimo. Tutte queste religioni condividono quindi elementi in comune, cosi’ come la chiesa cattolica romana li condivide con il protestantesimo e con la chiesa cattolica ortodossa o meglio col giudaismo che ne fu’ il predecessore. Accanto al Buddha i thai venerano, in via secondaria gli spiriti guardiani, i fantasmi e gli spiriti minori e altri oggetti vari, questo da’ origine a una vastissima gamma di credenze e tra queste al primo posto non possono non rientrare per quanto detto sopra le divinita’ induiste. L'induismo raggiunse la Thailandia piu' di 2,000 anni fa’. Come poi si sia diffuso e’ facilmente comprensibile se si da’ un’occhiata alla situazione della Thailandia dalla la meta’ dell’XI fino al XIII secolo con la civilta’ khmer. I due santuari che si trovano abbastanza vicini ai confini con l’odierna Cambogia, nel nordest della Thailandia, il Prasat Hin Phimai e Prasat Phanom Rung, a parte la planimetria delle ricostruzioni che raffigura la cosmologia buddhista/induista questi luoghi raccolgono pedimenti, lintelli, colonne e porte che contengono un’infinita’ di preziose e meravigliose decorazioni. Spostandoci invece piu’ a nord, vicino a Nong Khai a cinque chilometri a sudest della citta’, troviamo il Wat Khaek, conosciuto anche come Sala Kaew Ku, non e’ un monumento antico, l’inizio della sua costruzione risale solo 1978 ad opera di un monaco vietnamita Luang Pu Bunleua che mori’ nel 1978 e rappresenta un’immersione nella tematica buddhista/induista. Tornando verso Bangkok, a parte le rappresentazioni del Ramakien, echi di divinita’ induiste si possono trovare nell’area del Wat Phra Kaeo. Andando a visitare il Museo Nazionale, basta ricordare una sola opera fra le molte che vi sono in esposizione la famosa statua di Vishnu che si trova al piano superiore dell’ala nord. Sempre nella capitale si trova il famoso Erawan Shrine, meno conosciuto col nome di santuario di Phra Phrom o santuario di Brahma che vede l’afflusso di numerosissimi fedeli tanto da essere diventato un luogo particolare, apprezzato dai turisti. Oggi ci sono circa 100,000 induisti in Thailandia. molti dei quali sono uomini d'affari che hanno conservato la loro cultura, costumi e stili di vita. Molti aspetti dell'induismo sono profondamente integrati nella societa' e nella cultura thailandese, cio' si puo' vedere nell'uso delle Dharmasastras, le scritture induiste, nell'uso di divinita', facendo attenzione immagini di divinita' induiste si vedono un po' ovunque, nell'idea induista di monarchia, nella letteratura induista e nelle feste. I re thai usavano e continuano ad usare preti bramini per celebrare rituali che includono la benedizione di divinita' induiste. Quando un nuovo edificio e' benedetto insieme al Buddha e agli spiriti thai sono venerate anche divinita' induiste. Le cerimonie thai seguono i precetti delle Shatapatha Brahmana, testi in prosa che descrivono i rituali vedici e storici, i Veda sono i piu' antichi testi dell'induismo. Scavi archeologici in Thailandia hanno portato alla luce icone e sculture di divinita' induiste, dei e dee, Parvati, Hanuman, Ganesh, Vishnu, Brahma, usate come decorazioni alle pareti dei templi in tutto il paese. Inoltre, per vedere l'importanza, anche odierna dell'induismo basti pensare che la cavalcatura di Vishnu, il Garuda, e' il simbolo della monarchia. Ci sono quattro templi principali in Bangkok situati nei quartieri dove vivono le comunita' imduiste. I culti induisti comprendono offerte personali alle divinita' presso questi santuari che spesso contengono immagini delle divinita'. I visitatori sono sia thai, buddhisti e induisti, cio' depende dal fatto che i thai hanno un profondo rispetto e una grande conoscenza riguardo alle connessioni fra buddhismo e induismo. Cosi' molte persone che non sono induiste vanno a pregare divinita' specifiche, molti seguono ad esempio il dio Brahma perche' sanno che fu’ questo dio che offri' guida spirituale al Buddha. Da tutto questo si puo’ capire che le credenze induiste hanno una grande influenza sulla cultura thailandese anche se queste credenze, a cui sono collegate opere d’arte e riti, sono qualche volta adattate alle credenze buddhiste. Ancora oggi vengono consultati gli astrologi per stabilire il momento piu' adatto per celebrare un matrimonio, per intraprendere un viaggio, per traslocare in una nuova casa, e persino per promulgare una nuova costituzione. Molte delle credenze non buddiste hanno origine bramina e ancora oggi i sacerdoti bramini, appartenenti alle circa quattromila famiglie bramine del paese, occupano un posto preminente nella vita religiosa thai e officiano in molte cerimonie importanti. Una delle piu' popolari e spettacolari di queste e' quella dell'aratura che ha luogo nel mese di maggio, anche la cerimonia nuziale thai e' quasi interamente di origine bramina e si puo' dire lo stesso per molti riti relativi ai funerali.