mercoledì 29 gennaio 2014

Sak Yant, l'arte del tatuaggio sacro


Lo Yantra, meglio noto come Sak Yant, è un tatuaggio mistico dai poteri soprannaturali di protezione al portatore. La sua pratica è diffusa nel Sud-Est asiatico, in particolar modo in Laos, Cambogia e Thailandia. Ed è proprio in quest’ultima che ogni anno migliaia di devoti decidono di farsi adornare il corpo con questi magici tatuaggi. L’origine del nome è da attribuire dall’unione delle due parole Sak (tatuaggio) e Yant, dal sancrito Yantra ovvero dei sacri disegni geometrici che hanno nella cultura orientale, connotazione mistica. L’origine legata alla pratica di tali tatuaggi è ad oggi ancora poco chiara. Di certo vi è che gli Yant vennero introdotti in Thailandia dagli antichi Khmer, ancor prima della venuta del buddhismo in Thailandia. Gli Yant anticamente venivano eseguiti su panni (Yant Pha), ed avevano il magico potere i proteggere i luoghi o le persone che li portavano; in tempo di guerra molti soldati usavano i Seua Yant, ovvero semplici giacche all’interno delle quali erano stati dipinti degli Yant per ottenere protezione durante una battaglia. Una volta i soldati portatori di Sak Yant venivano chiamati Taharn Phee, ovvero soldati fantasma, coloro che si rendevano invisibili al nemico. Molte sono le storie che si tramandano circa i magici poteri protettivi di questi tatuaggi, si narra perlopiù di persone scampate ad incidenti, malattie, battaglie o sventura. Ma cosa donerebbe tanto potere a dei semplici simboli geometrici? Gli Yant “originali” normalmente vengono eseguiti da monaci specializzati o da bramini i quali impugnando una speciale bacchetta di bamboo con l’estremità appuntita (Sak Mai) o in alternativa una punta di metallo (Sak Khem). Prima e dopo aver effettuato il tatuaggio, i religiosi recitano delle formule magiche entrando in una sorta di trans invocando dei, spiriti e poteri a protezione del ricevente. In assenza di formule lo Yant non ha valore. Esistono delle regole circa le quali i Sak Yant non possono essere fatti su coloro che “non credono” nei loro poteri, non è nemmeno ammesso effettuarli (per quanto riguarda Yant tatuati da monaci) in luoghi non idonei ovvero dalla vita in giù. Il primo Yant inoltre è uguale per tutti, non è possibile scegliere da se’ il disegno se è il primo di questi tatuaggi. I monaci spiegano che è una sorta di rito iniziatico e deve essere fatto nella parte più alta del corpo, normalmente tale tatuaggio viene effettuato dietro la schiena tra le scapole e la base del collo.Il primo Yant, quello di default che i monaci tatuano su di un individuo che non ha mai ricevuto uno Sak Yant è formato da un Gao Yord o Yant Kroo, ovvero è un tatuaggio a nove punte, che rappresenterebbero il monte Meru, luogo celeste ove risiederebbe Brahama. Le rappresentazioni laterali sono gli Unalome (10 per parte, in tutto 20) e rappresentano gli illuminati, gli arhat (simili ai nostri santi). Purtroppo non sono in grado di darti maggiori informazioni sul testo presente nello Yant. Ogni tatuatore aggiunge particolari personalizzati, oppure non ne conoscono nemmeno il significato specifico ma solo quello generico (protezione, coraggio, forza ecc...). Gli Yant possono essere tatuati con o senza pigmento, in maniera tale da essere invisibilI all’occhio umano ma visibili agli esseri dell’altra dimensione, proprio per la loro connotazione magica. Molti sono i soggetti richiesti e le relative protezioni, lavoro, salute, protezione dalla sventura: i combattenti di muay thai, per esempio prediligono il potente Hanuman, per ricevere da lui forza ed invulnerabilità. Le ragazze del sex-business invece sembrano più propense a farsi tatuale la lucertola, simbolo di attrazione per gli altri e assenza di giudizio altrui.

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