Dopo che il famoso Mon Bridge e‘ parzialmente crollato durante le piogge in Sangkhlaburi il 28 luglio, a causa delle forti correnti e da un accumulo di erbacce intorno alle razze di sostegno, non è ancora chiaro quando il ponte sarà riparato. Ma trascorsi sei giorni dal crollo del ponte hanno iniziato a costruire un ponte galleggiante provvisorio in canne di bambu’. La zattera si estende sui 450 metri del fiume, da una sponda all'altra. E’ stato inizialmente previsto il tempo di due o tre settimane per completarlo, ma più di 500 residenti dei due villaggi, Thailandesi e persone di etnia Mon, sono stati determinati a mostrare che sono una comunità unita e hanno finito il lavoro a tempo di record.. Il crollo del ponte originario, aveva messo nello sconforto i residenti delle due comunità, aggiungendo molte spese ai loro costi di trasporto. La costruzione del ponte galleggiante e’ stata fatta sotto la supervisione dell’abate del Wat Sang Wiwekkaram, che ha anche organizzato la donazione di bambù, in seguito si e’temuto che non sarebbe stato abbastanza per completare il lavoro. Il ponte galleggiante provvisorio sarà aperto ad uso pubblico dopo che sara’ messo ad una distanza di sicurezza di almeno 15 metri dal ponte crollato, in modo che gli eventuali lavori di ripristino del vecchio ponte di legno si possano svolgere senza pericolo per i residenti e turisti che attraversano il fiume sul nuovo ponte.
lunedì 2 settembre 2013
Nuovo ponte galleggiante provvisorio in bambu’ a Sangkhlaburi
Dopo che il famoso Mon Bridge e‘ parzialmente crollato durante le piogge in Sangkhlaburi il 28 luglio, a causa delle forti correnti e da un accumulo di erbacce intorno alle razze di sostegno, non è ancora chiaro quando il ponte sarà riparato. Ma trascorsi sei giorni dal crollo del ponte hanno iniziato a costruire un ponte galleggiante provvisorio in canne di bambu’. La zattera si estende sui 450 metri del fiume, da una sponda all'altra. E’ stato inizialmente previsto il tempo di due o tre settimane per completarlo, ma più di 500 residenti dei due villaggi, Thailandesi e persone di etnia Mon, sono stati determinati a mostrare che sono una comunità unita e hanno finito il lavoro a tempo di record.. Il crollo del ponte originario, aveva messo nello sconforto i residenti delle due comunità, aggiungendo molte spese ai loro costi di trasporto. La costruzione del ponte galleggiante e’ stata fatta sotto la supervisione dell’abate del Wat Sang Wiwekkaram, che ha anche organizzato la donazione di bambù, in seguito si e’temuto che non sarebbe stato abbastanza per completare il lavoro. Il ponte galleggiante provvisorio sarà aperto ad uso pubblico dopo che sara’ messo ad una distanza di sicurezza di almeno 15 metri dal ponte crollato, in modo che gli eventuali lavori di ripristino del vecchio ponte di legno si possano svolgere senza pericolo per i residenti e turisti che attraversano il fiume sul nuovo ponte.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento