martedì 3 giugno 2014

Matrimonio tradizionale in Thailandia

 
Prima del matrimonio devono essere consultati gli astrogi per vedere se le stelle sono favorevoli alla cerimonia e scegliere il miglior giorno per la stessa. Riguardo al mese un matrimonio in Thailandia nasce sotto i migliori auspici se viene celebrato in uno dei mesi lunari pari. Cio’, come e’ ovvio, deriva dal fatto che coinvolge due persone. Due quattro, sei, otto vanno bene ma ne’ dieci ne’ dodici sono accettabili. Invece il nono mese e’ ok, perche il numero nove e’ associato in questa nazione con prosperita’ e progresso. La maggior parte delle cerimonie si svolge in agosto. Anche i monaci nella situzione piu’ favorevole dovrebbero essere in nove, possono anche essere tre, cinque, sette e tutto va bene. Per quanto detto, cioe’ la non sacralita’ del vincolo, la parte principale della cerimonia e’ la presentazione della dote. Diversamente da Bangkok nelle aree rurali si usa ancora celebrare il matrimonio tradizionale, lo sposo va' alla casa della sposa in processione con i parenti per presentare la dote, contenuta in un calice tenuto da una bambina..La dote e’stata fissata in precedenza. Lo sposo deve infatti pagare il padre della sposa per averla allevata bene, per averla protetta nel corso degli anni fino a quel giorno e per la perdita del servizio della figlia, il che avviene magari quando probabilmente ne ha piu’ bisogno, in eta’ anziana. Arrivati alla casa del padre della sposa per consegnare la dote, gli viene chiesto se ha la dote, a risposta affermativa gli tolgono le scarpe prima di entrare in casa e un bambino gli lava i piedi. All'interno della casa davanti agli invitati viene consegnata la dote ai genitori della sposa, questi stendono i soldi su un tappeto e li mostrano agli invitati. Poi inizia la cerimonia buddista, i monaci servono a scacciare gli spiriti cattivi, tenendoli lontano dagli sposi e dalle persone presenti. Per far questo utilizzano il sai sin. Il sai sin e’ un bianco filo sacro che e’ sempre presente in tutte le cerimonie buddhiste e la sera prima l'anziano della famiglia unisce due fili di sai sin in uno da due gomitoli diversi. I monaci lo tengono in mano passandoselo da uno all’altro in modo da circondare tutte le persone presenti e dopo che e’ uscito dalla finestra l’intera area. Questo filo trasmette energia mistica. I monaci siedono su cuscini e davanti inginocchiati lo sposo e la sposa. Ognuno dei due indossa una una corona a forma di cappio di filo bianco chiamato mongkhon messa dal padre della sposa. I due mongkhon sono uniti insieme e simbolizzare l’unita’ matrimoniale. Il monaco anziano inizia a salmodiare un cantico seguito all’unisono dagli altri monaci in modo da formare un coro. Questa cerimonia avviene al mattino presto e ha lo scopo di benedire tutte le persone coinvolte nel matrimonio.Il monaco anziano benedice poi la coppia utilizzando il mayom, un arbusto locale, e gettandole con questo acqua santa. Ovviamente non puo’ mancare una parte dedicata ad ottenere meriti e questa consiste nel dare cibo ai monaci. Quando questi hanno finito di mangiare se ne vanno al tempio, da ricordare che i monaci non mangiano dopo mezzogiorno. Inizia cosi' un party informale che comprende un sacco di cibo, bevande. Dopo il pranzo, nel pomeriggio segue una parte di cerimonia che non e’ buddhista ma brahmina. E’conosciuta come rot nam o “versare acqua lustrale”. La coppia si pone su degli sgabelli con un palchetto davanti fianco a fianco e le fronti degli sposi sono poi segnate in segno di benedizione dall’ospite piu’anziano utilizzando una polvere fatta e benedetta dai monaci al mattino. La coppia ha le braccia tese e le palme delle mani unite. Tutti gli ospiti a turno iniziando dai piu’ anziani e arrivando ai piu’ giovani passano davanti agli sposi e genoflettendosi, versano con una conchiglia dell’acqua lustrale sulle mani dello sposo e della sposa, legando il filo bianco (Sai Sin) al loro polso con un rituale, mormorando un augurio di lunga vita e felicita'.Naturalmente l’acqua e' raccolta in qualche vassoio o vaso che viene chiamato chan Entrambi sono decorati da fiori che formano elaborati disegni. Questi fiori possono essere fiori di loto o altri tipi di fiori che non perdono i petali. Rappresentano l’unione felice e duratura. Quindi viene accompagnato lo sposo e la sposa nella loro camera che e’ stata decorata in modo particolare con petali di rosa. Il gruppo sara’ guidato probabilmente dalla persona piu’ anziana del villaggio e questo conclude la festa. Finita la cerimonia inizia un party con musica e danze In Thailandia gli ospiti donano soldi, nasce quindi il problema: quanto donare? Questo dipende ovviamente dal rapporto che si  ha con gli sposi. Potete donare quanto volete basta che sia un multiplo di tre. Cosi’ 30 bath andra’ bene per le persone piu’ povere. In molti casi 300 baht e’ adeguato per un farang. Potete comunque donare 600, anche 900 che e’ il numero ideale. La regola dovrebbe essere, meno intima e’ la relazione piu’ piccola e’ la donazione.Su come vestire non indossate abiti neri a un matrimonio o a qualsiasi tipo di party. Quelli che stanno attraversando un periodo di vedovanza possono chiedere un permesso temporaneo agli spiriti delle persone care che ovviamente capiranno. Ricordate la superstizione italiana di spazzare i piedi di una persona con la scopa? Bene qualche superstizione esiste anche in Thailandia. Mai, mai e poi mai fare entrare in una cerimonia matrimoniale dei fiori di frangipane, mai parlarne in quest’occasione. Molti templi hanno nelle loro aree le piante che producono questi bellissimi e profumati fiori bianchi. Ma attenzione il loro nome in Thailandia e’ lanthom il suono e’ simile a quello di rathom che significa “cuore e pezzi”.

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