lunedì 20 maggio 2013

I monaci buddisti


Il numero complessivo di  monaci  in thailandia varia da stagione a stagione, aumentando in particolare nella stagione delle piogge, il momento dell'anno in cui tradizionalmente i giovani entrano nei templi per un periodo che oscilla da due settimane a sei mesi. Qui ascoltano i sermoni basati sugli insegnamenti di Buddha, studiano il tripitaka ( gli insegnamenti di Buddha a pali ), praticano la meditazione e apprendono le virtu' di una vita ascetica libera da possessi materiali. Un monaco buddista deve anche ubbidire a non meno di 227 regole che governano tutte le minuzie della vita quotidiana, oltre ad astenersi dal rubare, dal mentire e dal parlare oziosamente, dal togliere la vita, dall'indulgere al sesso, dalle droghe, dalla lussuria e dai divertimenti frivoli. Non puo' possedere nulla al di fuori della veste e una borsa di tessuto color zafferano, la tazza di ottone per le elemosine e alcuni oggetti personali indispensabili, mangia solo due volte al giorno, la prima al mattino presto, (infatti i monaci escono dai tempi all'alba per raccogliere il cibo dai devoti), e la seconda prima di mezzogiorno. Tuttavia, malgrado la vita spartana che vi si conduce, un tempio buddista (Wat) non e' affatto isolato dal mondo " reale". Molti Wat incorporano scuole di vario tipo, spesso si tratta dell'unica scuola del villaggio. I monaci sono liberi di viaggiare a volonta' da un tempio all'altro, salvo il periodo della quaresima buddista. Inoltre i Wat sono aperti a tutti coloro che desiderano ritirarvisi. I monaci hanno anche un ruolo importante in molti riti della vita quotidiana, come la benedizione di un nuovo edificio, un compleanno, un matrimonio o un funerale.

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