sabato 18 maggio 2013

Wat Tham Krabok per disintossicarsi da droga e alcol.

Durante la guerra del Vietnam  i laotiani di etnia Hmong, strinsero un’alleanza con gli statunitensi contro i nord-vietnamiti sul confine settentrionale e contro le forze del Pathet Lao, un movimento indipendentista laotiano nato dopo la capitolazione nipponica in Laos. Alla fine della guerra, l’etnia Hmong continuò a combattere il governo centrale che nel 1975 aveva espulso la famiglia reale e instaurato il regime comunista della Repubblica popolare del Laos, ma perse progressivamente il sostegno delle forze straniere. Cosi 14-15mila si rifugiarono nel campo profughi del Wat Tham Krabok che si trova accanto all’omonimo tempio buddista, uno dei più popolari in Thailandia. All’interno c’era anche un centro di riabilitazione per tossicodipendenti. L’esercito presidiava tutta l’area, limitando le possibilità di movimento dei suoi abitanti. Le autorità tailandesi sospettavano che alcuni Hmong utilizzassero il campo come base del narcotraffico tra Thailandia e Laos. Quando il campo e’ stato chiuso per mancanza di contributi finanziario nel 1990, alcuni rifugiati sono fuggiti dal campo per evitare il rimpatrio nel Laos, ma la maggior parte furono in seguito aiutati dall’IOM a raggiungere – oltre agli Stati Uniti – Francia, Canada e Australia. Ma ancora oggi esiste il centro alla riabilitazione per tossicodipendenti e alcolisti, e tornano come in un pellegrinaggio verso una grotta santa, dove il miracolo della vita li ha strappati alla morte. Una piccola Lourdes nel cuore della Thailandia, un monastero dove si curano i tossicodipendenti e alcolisti, dove chi è guarito torna ad aiutare gli altri, ancora prigionieri della droga o dell’alcol, e a ringraziare chi li ha liberati dalla schiavitù dell'eroina o dall’alcol. Wat Tham Krabok è un tempio austero senza gli sfarzi dorati di altri luoghi dello spirito. Qui si combatte contro le follie dei corpi che trasformano  i volti in maschere di disperazione. La via del Buddha è severa in questa terra pacifica nella Thailandia centrale, vicino Ayutthaya, che è stata capitale dell'impero e oggi è straordinario tesoro archeologico. Qui, simbolicamente costruito a ridosso di un bivio che separa due strade, come due scelte di vita, c'è il Wat, il Tempio. Fondato, secondo la leggenda, quando un contadino arrivato dalle colline del Triangolo d'oro per disintossicarsi dall'oppio chiese aiuto a Luang Por Yai, una monaca che si era ritirata in una grotta per meditare. Luang preparò un estratto di erbe medicinali e lo fece bere al contadino che guarì. Dal 1959, quando il priore Chiam Rhum decise di impegnarsi per il recupero dei tossicodipendenti e in seguito anche gli alcolisti, la fila davanti al Wat Tham Krabok non si è più interrotta. Sono venuti in centomila da ogni parte del mondo per provare a salvarsi e molti, quasi tutti, ce l' hanno fatta. Tham Krabok significa proprio "Grotta della pipa d'oppio" e dove viveva Luang oggi c'è un vecchio monaco, quasi una sentinella per undicimila persone che affollano il tempio. Arrivano dall'Italia, da tutta Europa, arrivano dagli Stati Uniti e dal Giappone. Come venivano in oriente proprio per stordirsi con le droghe e fuggire un mondo che non amavano più, così ora, soffocati dalle sofferenze, distrutti nel fisico, tornano in oriente per ritrovare salute e dignità. Perché in quello che venne battezzato Triangolo d'oro, la zona di confine tra Thailandia, Laos e Birmania più che produrre oppio, come è accaduto per molto tempo,ora si curano gli effetti malefici di tutte le droghe. Parte di questo territorio è stato bonificato, Nazioni Unite e governo thailandese sono intervenuti riuscendo a far cambiare, almeno in parte le coltivazioni, abbandonare cioè i papaveri per verdure meno pericolose. L'azione delle polizie è diventata più pressante: anche se le connivenze e le speculazioni del governo birmano tollerano e facilitano i traffici di una fitta rete di spacciatori internazionali. Ora, per esempio, si combatte contro la "Ya ba", nuovo flagello dei giovani, una pasticca rosa terribilmente eccitante e ha già conquistato testa e fisico di trenta milioni di nuovi tossicodipendenti in tutta l'Asia e l’alcol un grave problema dei giorni nostri. Qualcuno di loro si è già affacciato al Wat Tham Krabok. E come tutti gli altri si sottopone al trattamento della "Grotta della pipa d'oppio", lo stesso che la monaca Luang preparò per il contadino del Triangolo d'oro. La bevanda fatta con le erbe provoca un'incontenibile tempesta nello stomaco, quasi una liberazione fisica dalla droga e dall’alcol. I tossicodipendenti e alcolisti rimettono per ore, giorni, ogni sorso dell'infuso è un dolore lancinante e ogni dolore è un piccolo passo verso il ritorno alla salute. Ma ci vuole tempo. E qualcuno cede. C'è chi prova a scappare, ma l'abate di Tham Krabok, Luang Por Campeng Seng, ha organizzato un'efficace rete di protezione. I contadini che lavorano nei campi intorno al monastero ricevono 500 bath, per ogni fuggitivo riportato indietro. "I nostri metodi" dice Luang Por Campeng Seng "possono sembrare duri ma servono per rafforzare lo spirito di resistenza e di volontà del tossicodipendente e dell’alcolista. E comunque chi è malato non va curato con il carcere" In ogni caso è sempre pronto Gordon, il monaco responsabile per la sicurezza, un afroamericano altro due metri, ex marine, maestro di arti marziali, ex mercenario nelle Falklands. Ha il compito di impedire che gli spacciatori possano introdurre droga per riconquistare i clienti perduti: esattamente come accade da noi. "Durante i primi giorni i pazienti non fanno altro che vomitare, dormire e fare bagni di vapore per favorire la disintossicazione. poi inizia il periodo peggiore, quando sentono l'astinenza e farebbero qualsiasi cosa per procurarsi un pò di droga o alcool." Anche per questo a chi sceglie di fermarsi al Wat Tham Krabok vengono tolti tutti gli oggetti personali, soldi compresi, che saranno poi restituiti dopo la guarigione. Chi arriva lascia gli abiti, indossa una tunica rossa e quasi sempre si taglia completamente i capelli. E tornano. Quasi sempre tornano. Per saperne di piu' sul Wat Tham Krabok:http://wat-thamkrabok.org/

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