domenica 17 agosto 2014

Khanom Jeen le tagliatelle thailandesi


Nei paesi occidentali la farina per la pasta è ottenuta da frumento duro macinato, però, nelle nazioni orientali il riso è l'alimento base, piuttosto che i cereali associati ai gusti europei. Quindi, la farina di riso è quella che viene utilizzata prevalentemente per la preparazione di tagliatelle nei paesi asiatici e orientali. Un tipo di Thai noodle è il "Khanom Jeen", che viene preparato fresco ogni giorno. Non viene essiccato, siccome i thailandesi lo preferiscono umido e saporito, quindi, la preparazione quotidiana è essenziale. Khanom Jeen si traduce come dolce cinese (Khanom = dessert, e Jeen = cinese), e' conosciuto come uno snack o un pasto leggero. Dovrebbe essere interessante sapere perché la parola è collegata con i cinesi o ai spaghetti cinesi, le loro tagliatelle sono fatte attraverso un processo di cottura a vapore mentre le tagliatelle tailandesi sono realizzate attraverso un processo di ebollizione. Durante i tempi antichi ad Ayutthaya, c'erano due metodi diversi per produrre in casa i Khanom Jeen. Il primo si chiamava "Bpaeng Muk". Il Khao Jao (riso bianco soffice tritato) veniva immerso durante la notte, in acqua, la mattina seguente il riso bagnato veniva fatto drenare molto lentamente, attraverso un setaccio di bambù. E' importante che il riso si mantenga umido (non bagnato) in modo che vi è una certa fermentazione naturale. Foglie di banano o simili, sono utilizzate per garantire che l'evaporazione dell'acqua sia controllata e a volte si aggiunge a mano un po' più di acqua se viene scaricata dal riso troppo in fretta. Il giorno dopo con il riso umido verranno formate delle sfere compatte (circa le dimensioni di un piccolo melone) e cotte in acqua calda per circa dieci minuti, poi ogni sfera di riso sarà sospinta in un grande mortaio e lentamente le palle di riso diventeranno un impasto denso che verra' poi estruso attraverso un dispositivo speciale, le tagliatelle sottili ottenute torneranno nell'acqua calda per altri cinque minuti per la cottura. Il cotto dei Khanom Jeen sono successivamente trasferiti in un bagno di acqua fredda prima di essere rimossi per il drenaggio ed essere venduti. Questo tipo di Khanom Jeen deve essere utilizzato entro le 24 ore perche' deteriorano rapidamente. Il metodo alternativo per i Khanom Jeen si chiama "Bpaeng Sod" e di nuovo inizia con l'ammollo in vasca in acqua dei chicchi spezzati di Khao Jao durante tutta la notte. Il mattino seguente, i grani bagnati vengono immediatamente macinati e la pasta spessa sistemata in grandi sacchi porosi. I sacchi vengono poi appesi per permettere il drenaggio lento fino ad ottenere la formazione all'interno di una pasta appiccicosa. Dall'impasto vengono poi formate sfere, cotte ed estruse come nel processo "Bpaeng Muk". Le tagliatelle Khanom Jeen preparate in questo modo sono meno saporite rispetto a quelle del primo metodo, ma hanno il vantaggio di mantenersi un tempo più lungo, intorno ai due giorni. Le autentiche tagliatelle tailandesi Khanom Jeen, sono deliziose e sono preparate in una grande varietà di modi.

Nessun commento:

Posta un commento