C'era una volta un famoso combattente di Muay Thai di nome Phra Kru Ba Neua Chai, per i suoi fan era conosciuto come Samerchai. La sua reputazione è stata costruita per aver perso solo tre volte nella sua carriera pugilistica di quindici anni. Stava preparandosi a combattere per il campionato mondiale quando improvvisamente ebbe forti visioni ricorrenti e lascio’ il ring per essere ordinato monaco. Trascorse un lungo periodo di tempo da solo a contemplare la sua vocazione e alla fine torno’ nella zona di Chiang Rai dove vivevano i suoi genitori che erano contadini. Nel 1992 viaggo’ per circa un'ora a nord di Chiang Rai per stabilire il suo monastero in un tempio sacro e abbandonato, il Golden Horse. Viveva da solo, ma ben presto si guadagno’ il rispetto degli abitanti dei villaggi vicini. Essendo così vicino al confine birmano, c'era molto traffico di droga in corso nei primi anni novanta. L'esercito thailandese aveva quasi perso la speranza di di combattere il traffico di droga nella regione e disperatamente tento’ una nuova tattica, invece di rastrellare i villaggi con i fucili, chiesero ai monaci locali di combattere la minaccia della droga pedicando il Dharma (gli insegnamenti del Buddha) agli abitanti del villaggio delle tribù della collina. Dopo aver cercato a lungo dei monaci che aderissero a questo programma, finalmente si imbatterono in Phra Kru Ba Neua Chai, che era disposto a correre dei rischi ed era virtuoso sufficientemente per condurre la lotta, nonostante i pericoli che potevano nascere nell’opporsi ai signori della droga. In Thailandia è prassi comune fare un'offerta di gratitudine a un monaco rispettato se uno ha un colpo di fortuna o un buon karma. Secondo una storia un vincitore della lotteria locale dono’ un cavallo al monastero e subito Kru Ba si rese conto che questo potrebbe giocare un ruolo importante nei suoi piani di pattugliamento delle frontiere. Il terreno collinare e la posizione isolata del monastero rendeva il cavallo la forma più pratica di trasporto da quelle parti di Chiang Rai e molte volte i cavalli erano l'unica opzione per solcare i sentieri in tutta la regione. Da allora, più di 500 cavalli sono passati attraverso il monastero, Kru Ba a sua volta li ridona all'esercito o alle tribù delle colline che ne hanno bisogno. Ora il piccolo monastero in cima alla scogliera è qualcosa di simile ad un ranch, con stalle di bambù, un paddock e sentieri di montagna. I cavalli sono tutti salvati dalla macellazione e di solito sono donati dai vincitori della lotteria o persone che sono venuti ad ascoltare le sue prediche. L'abate Kru Ba non solo ha combattuto i problemi della droga, ma ha anche preso dei ragazzi orfani i cui genitori sono stati uccisi dai trafficanti di droga e li ha ordinati novizi. Lui, altri monaci e i novizi viaggiano molto a cavallo, senza paura nell’erogare preghiere, assistenza sanitaria, istruzione e l'amore agli abitanti dei villaggi lontani dalla protezione e dal sostegno del governo o delle organizzazioni non governative. Kru Ba ha addestrato i suoi giovani orfani monaci nella Muay Thai, dando loro una disciplina per utilizzare tutte le parti del loro corpo e la mente e acquisire fiducia in se stessi. Diversi monaci novizi che ora sono cresciuti e hanno lasciato il monastero si sono laureati, sono state fatte offerte di lavoro dall'esercito come traduttori dei diversi gruppi linguistici, Akha, Lisu, Lahu, Cheen Haw (cinese), Lua, Hmong e Yao. I monaci e i novizi vengono inoltre formati nell’educazione cavalleresca, si prendono cura di decine di cavalli che cavalcano due volte alla settimana per diffondere l'educazione sui pericoli nel consumo della droga, l’insegnamento del buddismo e raccogliere le elemosine al mattino. Il regista Mark Verkerk ha avuto un’occasione senza precedenti a raccontare questa storia attraverso un film ”Buddha lost children” una storia intima e drammatica. Il ricavato delle vendite di questo film va’ a beneficio del Tempio del Cavallo d'Oro e dei suoi programmi, che si possono seguire sulla loro pagina web ufficiale in lingua inglese su Facebook.
martedì 11 novembre 2014
Storia del Tempio del Cavallo d'Oro a Chiang Rai
C'era una volta un famoso combattente di Muay Thai di nome Phra Kru Ba Neua Chai, per i suoi fan era conosciuto come Samerchai. La sua reputazione è stata costruita per aver perso solo tre volte nella sua carriera pugilistica di quindici anni. Stava preparandosi a combattere per il campionato mondiale quando improvvisamente ebbe forti visioni ricorrenti e lascio’ il ring per essere ordinato monaco. Trascorse un lungo periodo di tempo da solo a contemplare la sua vocazione e alla fine torno’ nella zona di Chiang Rai dove vivevano i suoi genitori che erano contadini. Nel 1992 viaggo’ per circa un'ora a nord di Chiang Rai per stabilire il suo monastero in un tempio sacro e abbandonato, il Golden Horse. Viveva da solo, ma ben presto si guadagno’ il rispetto degli abitanti dei villaggi vicini. Essendo così vicino al confine birmano, c'era molto traffico di droga in corso nei primi anni novanta. L'esercito thailandese aveva quasi perso la speranza di di combattere il traffico di droga nella regione e disperatamente tento’ una nuova tattica, invece di rastrellare i villaggi con i fucili, chiesero ai monaci locali di combattere la minaccia della droga pedicando il Dharma (gli insegnamenti del Buddha) agli abitanti del villaggio delle tribù della collina. Dopo aver cercato a lungo dei monaci che aderissero a questo programma, finalmente si imbatterono in Phra Kru Ba Neua Chai, che era disposto a correre dei rischi ed era virtuoso sufficientemente per condurre la lotta, nonostante i pericoli che potevano nascere nell’opporsi ai signori della droga. In Thailandia è prassi comune fare un'offerta di gratitudine a un monaco rispettato se uno ha un colpo di fortuna o un buon karma. Secondo una storia un vincitore della lotteria locale dono’ un cavallo al monastero e subito Kru Ba si rese conto che questo potrebbe giocare un ruolo importante nei suoi piani di pattugliamento delle frontiere. Il terreno collinare e la posizione isolata del monastero rendeva il cavallo la forma più pratica di trasporto da quelle parti di Chiang Rai e molte volte i cavalli erano l'unica opzione per solcare i sentieri in tutta la regione. Da allora, più di 500 cavalli sono passati attraverso il monastero, Kru Ba a sua volta li ridona all'esercito o alle tribù delle colline che ne hanno bisogno. Ora il piccolo monastero in cima alla scogliera è qualcosa di simile ad un ranch, con stalle di bambù, un paddock e sentieri di montagna. I cavalli sono tutti salvati dalla macellazione e di solito sono donati dai vincitori della lotteria o persone che sono venuti ad ascoltare le sue prediche. L'abate Kru Ba non solo ha combattuto i problemi della droga, ma ha anche preso dei ragazzi orfani i cui genitori sono stati uccisi dai trafficanti di droga e li ha ordinati novizi. Lui, altri monaci e i novizi viaggiano molto a cavallo, senza paura nell’erogare preghiere, assistenza sanitaria, istruzione e l'amore agli abitanti dei villaggi lontani dalla protezione e dal sostegno del governo o delle organizzazioni non governative. Kru Ba ha addestrato i suoi giovani orfani monaci nella Muay Thai, dando loro una disciplina per utilizzare tutte le parti del loro corpo e la mente e acquisire fiducia in se stessi. Diversi monaci novizi che ora sono cresciuti e hanno lasciato il monastero si sono laureati, sono state fatte offerte di lavoro dall'esercito come traduttori dei diversi gruppi linguistici, Akha, Lisu, Lahu, Cheen Haw (cinese), Lua, Hmong e Yao. I monaci e i novizi vengono inoltre formati nell’educazione cavalleresca, si prendono cura di decine di cavalli che cavalcano due volte alla settimana per diffondere l'educazione sui pericoli nel consumo della droga, l’insegnamento del buddismo e raccogliere le elemosine al mattino. Il regista Mark Verkerk ha avuto un’occasione senza precedenti a raccontare questa storia attraverso un film ”Buddha lost children” una storia intima e drammatica. Il ricavato delle vendite di questo film va’ a beneficio del Tempio del Cavallo d'Oro e dei suoi programmi, che si possono seguire sulla loro pagina web ufficiale in lingua inglese su Facebook.
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