L'antropologo David Le Breton, nel suo saggio Signes d'identité pubblicato nel 2002, ha definito i tatuaggi e il piercing "protesi identitarie", in un'accezione che non è necessariamente negativa. Il corpo, cioè, vissuto come materia grezza da plasmare e ricreare, per diventare consapevoli, attraverso l'esperienza del dolore e della trasformazione, della propria esistenza. Il dolore, spiega David Le Breton, che nelle nostre società è considerato un elemento negativo, acquista in questo caso un'importanza fondamentale: agisce come memoria dell'evento, è la prova della sua solennità. L'arte buddista offre tatuaggi che possono essere mozzafiato per i loro intricati disegni di fantasia, ed in ogni tatuaggio vengono rappresentati uno o più degli insegnamenti di Buddha: questi tatuaggi si ritiene che abbiano il potere di proteggere le persone dagli spiriti maligni, come per i phrá khrêuang (gli amuleti). Ci sono 108 diversi sutra (gli insegnamenti di Buddha) che possono essere utilizzati per questi tatuaggi e diverse possibili combinazioni con il mantra (una potente formula spirituale) e lo yantra (la rappresentazione grafica, matematica e magica del divino). Questi tatuaggi, svolti solitamente da monaci thai, sono spesso accompagnati da preghiere durante la loro esecuzione. Il tatuaggio tradizionale thai viene effettuato utilizzando utensili a mano, con ben diversi metodi di sterilizzazione da quelli conosciuti in occidente, che consistono nell'aggiunta all'inchiostro di estratti vegetali e, in qualche caso veleno di serpente, si dice anche acido solforico delle batterie delle autovetture ed altri eccepienti ritenuti in grado di debellare i batteri. In Thailandia i tatuaggi sono la norma per la quasi la totalità degli uomini, che si sottopongono a questo rito in segno di fede alla religione. I tatuaggi più popolari in Thailandia (che non hanno funzioni decorative), sono le raffigurazioni di templi o divinità buddiste, ma anche animali come la tigre e la scimmia. Coloro che hanno questi tatuaggi, credono che essi abbiano il potere di proteggerli. Nelle regioni più remote del nord, disegni di animali ritenuti benefici possono addirittura coprire interamente certe parti del corpo. Hanuman in India, era simbolo di forza, il mitico monaco è ancora oggi l'icona che prende parte più frequentemente alle creazioni popolari della Thailandia (e del Myanmar), ed i monaci sovente si tatuano sul proprio corpo la sua figura, ritenendola in potere di incorporare i propri poteri magici nel tatuaggio. Molti sono gli stranieri che tentano di ottenere dei tatuaggi dai monaci thai ma pochi sono coloro che riescono ad ottenerli. Nel caso si sia riusciti a strappare il consenso del monaco, ci sono alcune cose da tenere a mente:
Il tatuaggio tradizionale thai è molto diverso dal tatuaggio "da salotto".Il livello di igiene è diverso da un tattoo studio ed i metodi di sterilizzazione empirici, motivo per cui non è esclusa la possibilità di infezioni, anzi è una possibilità concreta di cui tenere opportunamente conto.
I tatuaggi tradizionali thai fatti a mano hanno tempi di realizzazione molto più lunghi di quelli fatti con le macchinette elettriche, oltre che essere molto più dolorosi. Le linee non sono pulite come il tatuaggio fatto con la macchinetta elettrica, quindi, se siete preoccupati per l'estetica, forse un tatuaggio a mano non è per voi.
Una volta terminato il tatuaggio, alcune persone possono entrare in uno stato di trance, non si capisce se a causa dello spirito maligno che hanno in corpo disturbato dal tatuaggio, oppure a causa del veleno di serpente ed altre cose strane a cui sovente l'inchiostro viene addizionato.
Ma tra le stranezze del regno, ogni tanto escono delle notizie sconcertanti, come quella di vietare i tatuaggi a sfondo religioso per gli stranieri. I tatuaggi religiosi non sono autorizzati sugli stranieri perchè molti di loro si facevano dei Buddha giganti e non essendo parte della cultura ciò offendeva i Thai che credevano che venivano fatti solo per moda e tatuati in parti del corpo considerate non nobili dai thai come gambe e caviglie. Se tuttavia proprio volete farvi fare uno di questi disegni religiosi, il posto piu’ famoso si trova ad un cinquantina di km da Bangkok. Il tempio Wat Bang Phra, nella provincia di Nakhomn Pathom e’ infatti il luogo piu’ famoso di tutti e dove ogni anno si tiene un festival del tatuaggio tradizionale. Se invece preferite andare sul sicuro ed evitare simboli religiosi che non vi appartengono, ecco che Bangkok puo’ offrirvi tantissime opzioni. Fare un elenco dei tanti tatuatori in citta’ e’ difficile e sono moltissimi quelli bravi e che adottano le misure igieniche adeguate. In tutti i casi probabilmente il tatuatore piu’ famoso a Bangkok e’ Jimmy Wong che ha iniziato la sua attivita’ circa 35 anni fa’ ed ha dato origine ad una vera e propria famiglia specializzata in quest’arte, tanto che adesso e’ meglio parlare direttamente della famiglia Wong quando si pensa ad un tatuaggio a Bangkok.
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