lunedì 27 gennaio 2014

Gli amuleti (phrá khrêuang)


Le tavolette votive, le antenate degli amuleti, nacquero come un ricordo della visita a luoghi sacri. Ma a poco a poco nel corso di anni e secoli cambiarono la loro funzione in oggetti con l’abilita’ di proteggere, i thai si affidano ciecamente agli amuleti, ai quali attribuiscono la protezione dagli spiriti maligni, dalla cattiva sorte e dalla sterilità. Raro e’ vedere un thai senza amuleto. Conosciuti in thailandese come phrá khrêuang, gli amuleti consistono in figure rappresentanti episodi o attitudini della vita del Buddha, delle principali divinita’ induiste o l’immagine di un santo monaco e si pensa portino amore, fortuna, potere e ricchezza a chi li indossa, questo dipende dal fatto che si crede contengano l’energia vitale del monaco che li ha santificati. Sono considerati cosi’ sacri che i thai non parlano di comprarli e venderli ma di affittarli o usarli (chao phra). Fu' durante il regno di re Mongkut che inizio’ il culto delle tavolette votive uno dei motivi fu' la moda nata in quel periodo di collezionare antichita’, che fiori’ a corte e divenne oggetto di incessante domanda. Antichi siti vennero illegalmente spogliati. All’inizio le tavolette votive in terracotta erano tenute in scarsa considerazione. Erano oggetti derivati dalla tradizione indiana e venivano indossate come protezione contro i molti pericoli incontrati nei pellegrinaggi. Ma gradualmente la loro provenienza e il diffondersi della credenza che i monaci che li avevano creati potevano trasferire in essi alcuni dei loro poteri li resero sempre piu’ desiderabili. Agli inizi del XX secolo il culto si era definitivamente stabilito. Oggi molti buddhisti ne indossano uno o piu’ di uno. Perderli rappresenta un vero e proprio disastro, perche’ gli amuleti non perdano il loro potere. Occorre pero' tenere a mente solo poche regole:
Non portate gli amuleti con voi quando andate in luoghi: come un bordello, discoteca, ecc
Non indossate gli amuleti quando fate attività sessuali.
Non metterli sotto le cose improprie : come la gonna della donna o nelle scarpe di qualcuno.
Permettere questo produce inaspettate conseguenze negative al proprietario dell’amuleto. Invece non ci sono regole su quanti amuleti si dovrebbero indossare (sempre in numero dispari), di solito le persone indossano 1,3,5,9 ... così via. In Thailandia il numero fortunato e’ il 9. Un uomo che indossa molti amuleti appesi a una catena, puo’ essere visto come un nakieng, cioe’ che e’ esposto a una vita violenta o vuol semplicemente dire che li porta perche’ si sente sfortunato, o che gli danno una sensazione di sicurezza averli intorno al collo. Si possono anche vedere amuleti danzare dallo specchietto retrovisore delle macchine e di molti altri veicoli per avere la protezione contro incidenti. Alcuni conducenti li pongono anche davanti al posto di guida insieme con le statue in miniatura del Buddha e le foto di rispettati monaci. A un osservatore non thai, puo’ sembrare che un certo amuleto appaia sgraziato, lavorato male, un oggetto meno che comune. Tuttavia due qualita’ restano nascoste: la persona che lo ha fatto e la sua composizione. Molti amuleti sono fatti di argilla ma l’impasto e’ spesso molto complesso, in quanto questo puo’ essere fatto mescolando un certo numero di ingredienti inusuali che contribuiscono a dargli potere come certi semi, erbe, fiori secchi e la cenere di testi sacri bruciati. Inoltre se la composizione e’ stata fatta da un rispettato monaco anziano l’amuleto beneficia del suo potere. Riproduzioni di famosi, costosi amuleti sono comuni ma basta che essi siano santificati da un monaco, continuano a portare protezione al proprietario, almeno finche’ questi rispetta i precetti buddhisti. Se si’ e’ incuriositi dai loro effetti, non bisogna perdersi il Mercato degli Amuleti (Thanon Maharat) a Bangkok, si tratta di una via intera dove si affollano i venditori seduti per terra, che propongono la loro mercanzia esposta sul marciapiede, stretti tra le numerose bancarelle di dolciumi o di piatti pronti. Può essere divertente osservare i clienti che esaminano gli amuleti servendosi di una lente d'ingrandimento per essere sicuri che siano autentici! L'efficacia di ogni articolo dipende infatti dalla sua origine e gli amuleti più efficaci sono anche quelli più cari. Comunque oggi lo stesso tipo di mercato si trova vicino a tutti i principali templi. Che in Thailandia ci sia una vera e propria moda per gli amuleti lo dimostra il fatto che ci sono sul mercato una mezza dozzina di riviste dedicate ai collezionisti, libri specializzati e siti di e-commerce che sembra facciano buoni affari. Molti amuleti che si trovano oggi al mercato, sono fatti in fabbrica e sono falsi. Il primo phrá khrêuang fu realizzato a Nakhon Si Thammarat nel 1987 e fu venduto per 50 Baht: attualmente quell'amuleto vale circa 1 milione di Baht.

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