La fama della Thailandia come produttore di seta e’ forse sorprendentemente, un fenomeno molto recente, anche se e’ certo che esso ha antiche origini, archeologi hanno scoperto seta antica di 3,000 anni fra le rovine di Ban Chiang, localita’ nella priovincia di Udon Thani, che e’ considerata uno dei primi centri di civilizzazione del Sudest Asiatico. La scoperta della seta si fa invece risalire alla Cina, circa nel 2700 a.C. e il segreto della sua produzione fu tenuto nascosto per millenni. L’esportazione di tutto cio’ che riguardava il baco da seta era proibita. Insieme a jade e spezie la seta era il principale prodotto commerciato lungo la Strada della Seta, nel 100 a.C. Questa strada era la principale rotta commerciale che univa la Cina con l’Europa. Una strada lunga 6,400 km. che partiva da Xian in Cina, seguiva la Grande Muraglia a nordest, si arrampicava su per le montagne del Pamir, attraversava l’Afganistan e arrivava a est del mar Mediterraneo dove i beni erano portati su barche romane. La seta veniva portata a ovest, mentre lana, argento e oro viaggiavano verso est. Con la caduta di Roma la strada divenne non sicura. Riprese vita nel periodo Mongolo e Marco Polo la utilizzo’ per i suoi viaggi. Col tempo alcuni bachi furono portati fuori dalla Cina e la tecnica si diffuse ad altri paesi dell’Asia, compresa la Thailandia. La scoperta di seta in Bang Chiang tuttavia suggerirebbe che partendo da un certo periodo ci furono differenti luoghi di lavorazione. Dopo questo primo preriodo la lavorazione della seta puo’ esser fatta risalire ai giorni degli imperi khmer, 802-1431, giu’ nel tempo a Sukhothai, Ayutthaya e durante la dinastia Chakri. Alla fine del XIX una massa di tessuti a piu’ basso costo, fatti in fabbriche della Cina e del Giappone afflui’ sul mercato thailandese. Nel 1902 Re Rama V decise di aumentare la qualita;’ della seta thai e invito’ un gruppo di sericultori dal Giappone, una scuola fu aperta in Korat e uno stabilimento per l’allevamento dei bachi da seta in Buriram, nuovi telai giapponesi furono importati , lo spirito conservativo dei villaggi rese pero' impossibile l'espansione di questa industria. Nonostante tutti gli sforzi possibili fatti da Re Chulalongkorn per tenere viva questa forma di artigianato cadde in un serio declino e arrivo’ vicino all’estinzione. La produzione artigianale della seta, un intricato processo che richiede molto lavoro non poteva competere con il prezzo e la disponibilita’ dei prodotti di massa. Negli anni ‘50 del secolo scorso l’attivita’ di tessitura della seta era un’attivita’ moribonda. Ma quest’industria e’ sopravvissuta alla distruzione.
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