La seta di Han Ban Sai (ผ้า ไหม บ้าน หัน ทราย) viene prodotta soprattutto all’Han Sai Village del Sub-distretto Han Sai (Aranyaprathet). Si tratta di un tessuto prodotto a mano in modelli tradizionali con delicatezza e unicità. La seta è una fibra proteica di un insetto con la quale si possono ottenere tessuti tendenzialmente pregiati. La seta viene prodotta da alcuni insetti dell'ordine dei lepidotteri. E’ formata dalla copertura o ragnatela di fili emessa da questi insetti per proteggersi prima di diventare adulti. Nell’uso commerciale col termine seta ci si riferisce quasi esclusivamente al tessuto prodotto dalla crisalide di diverse specie di farfalle del genere Bombix mori, famiglia delle Bombicidae, comunemente chiamate bachi da seta, assicurando cosi’ la sopravvivenza di questo particolare tessuto. I bachi da seta si cibano delle foglie del gelso, che riesce a sopravvivere alle cattive condizioni dell’area, da ricordare che la maggior produzione di seta si e' avuta e si ha nel nordest. Il gelso fa parte della famiglia delle Moraceae, composta da circa 1,000 specie di piante decidue e sempreverdi, suddivise in circa 40 generi. Queste piante vivono per lo piu’ in regioni tropicali e subtropicali. I bachi da seta si cibano quasi esclusivamente delle foglie del gelso bianco (Moraceae alba)..La seta e’ il filamento continuo di protezione che si sviluppa attorno a ciascun insetto piccolo. Alla fine della muta i bachi da seta vengono posti su vassoi di bambu’ detti jo dove formano la bava filamentosa che forma il bozzolo dal quale si ricavera’ la seta. Prima della stagione delle piogge la femmina depone circa 500 uova dalle quali escono bruchi pelosi che si cibano solo di foglie di gelso. Dopo aver ucciso la crisalide i bozzoli vengono immersi nell’acqua bollente per eliminare la sostanza appiccicosa che avvolge la seta. I bozzoli vengono poi battuti con una sorta di scopa a cui restano attaccati i fili di seta che l sono quindi raggruppati in numero da tre a quindici e vengono formare delle matasse. Ogni bozzolo fornisce circa 600 metri di filo, la seta grezza si ottiene da un filo ancora avvolto in uno strato vischioso. Il filo non lavorato e’ di color giallo vivo, prima di essere tinto va lavato in un decotto di scorza e foglie di banano. Le tinture tradizionali impiegate sono l’indaco le bacche di krajai e le radici di thalang.. Un telaio antico comincia poi a tesserli nel favoloso tessuto. In molti villaggi del Nordest la produzione della seta in tutti questi secoli e’ cambiata di poco.( Foto di สมพร มโนรัตน์)
domenica 25 agosto 2013
La seta di Han Ban Sai (ผ้า ไหม บ้าน หัน ทราย) Sakaeo
La seta di Han Ban Sai (ผ้า ไหม บ้าน หัน ทราย) viene prodotta soprattutto all’Han Sai Village del Sub-distretto Han Sai (Aranyaprathet). Si tratta di un tessuto prodotto a mano in modelli tradizionali con delicatezza e unicità. La seta è una fibra proteica di un insetto con la quale si possono ottenere tessuti tendenzialmente pregiati. La seta viene prodotta da alcuni insetti dell'ordine dei lepidotteri. E’ formata dalla copertura o ragnatela di fili emessa da questi insetti per proteggersi prima di diventare adulti. Nell’uso commerciale col termine seta ci si riferisce quasi esclusivamente al tessuto prodotto dalla crisalide di diverse specie di farfalle del genere Bombix mori, famiglia delle Bombicidae, comunemente chiamate bachi da seta, assicurando cosi’ la sopravvivenza di questo particolare tessuto. I bachi da seta si cibano delle foglie del gelso, che riesce a sopravvivere alle cattive condizioni dell’area, da ricordare che la maggior produzione di seta si e' avuta e si ha nel nordest. Il gelso fa parte della famiglia delle Moraceae, composta da circa 1,000 specie di piante decidue e sempreverdi, suddivise in circa 40 generi. Queste piante vivono per lo piu’ in regioni tropicali e subtropicali. I bachi da seta si cibano quasi esclusivamente delle foglie del gelso bianco (Moraceae alba)..La seta e’ il filamento continuo di protezione che si sviluppa attorno a ciascun insetto piccolo. Alla fine della muta i bachi da seta vengono posti su vassoi di bambu’ detti jo dove formano la bava filamentosa che forma il bozzolo dal quale si ricavera’ la seta. Prima della stagione delle piogge la femmina depone circa 500 uova dalle quali escono bruchi pelosi che si cibano solo di foglie di gelso. Dopo aver ucciso la crisalide i bozzoli vengono immersi nell’acqua bollente per eliminare la sostanza appiccicosa che avvolge la seta. I bozzoli vengono poi battuti con una sorta di scopa a cui restano attaccati i fili di seta che l sono quindi raggruppati in numero da tre a quindici e vengono formare delle matasse. Ogni bozzolo fornisce circa 600 metri di filo, la seta grezza si ottiene da un filo ancora avvolto in uno strato vischioso. Il filo non lavorato e’ di color giallo vivo, prima di essere tinto va lavato in un decotto di scorza e foglie di banano. Le tinture tradizionali impiegate sono l’indaco le bacche di krajai e le radici di thalang.. Un telaio antico comincia poi a tesserli nel favoloso tessuto. In molti villaggi del Nordest la produzione della seta in tutti questi secoli e’ cambiata di poco.( Foto di สมพร มโนรัตน์)
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