Oggi e' l'ultimo giorno del Snakebird Watching Festival 2013, l'ultima occasione per fare un giro in battello con pranzo, nella Phra Prong Reservoir in Tambon Chong Kum, Amphoe Watthana Nakhon (Sakaeo) per osservare l’Aninga orientale e trascorrere un momento di relax, fra la natura.
mercoledì 31 luglio 2013
Pranzo in battello alla Phra Prong Reservoir (Sakaeo)
Oggi e' l'ultimo giorno del Snakebird Watching Festival 2013, l'ultima occasione per fare un giro in battello con pranzo, nella Phra Prong Reservoir in Tambon Chong Kum, Amphoe Watthana Nakhon (Sakaeo) per osservare l’Aninga orientale e trascorrere un momento di relax, fra la natura.
martedì 30 luglio 2013
Il rambutan (เงาะ)
Il rambutan (Nephelim Lappaceum) e' una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Sapindaceae originaria della Malesia ed attualmente coltivata in tutti i paesi tropicali dal clima piuttosto umido. L'albero puo' raggiungere i 20 metri di altezza ed ha foglie pennate dalla chioma densa; i frutti, che si presentano a grappolo, hanno una forma sferica o leggermente ovoidale ed una colorazione gialla o rosso bruno; la loro superficie e' ricoperta da spine morbide piu' o meno lunghe che gli conferiscono un aspetto simile a grossi ricci di castagna; la polpa e' molto simile a quella del litchi, di colore bianco translucido, succulenta, dal gusto dolce e la profumazione molto aromatica. I frutti maturano 15-18 settimane dopo la fioritura, il rambutan fruttifica due volte l’anno, la prima produzione avviene a fine autunno inizio inverno e la seconda in tarda primavera e all’inizio dell’estate. Il frutto viene raccolto a maturazione completa durante un periodo di 4-7 settimane, un frutteto adulto può produrre 20 t/ha. E' presente sul mercato tutto l'anno e si conserva per una settimana a temperatura ambiente. In cucina viene consumato principalmente al naturale, togliendo la polpa dal guscio dopo averlo tagliato a meta' ed averne rimosso il seme centrale, ma e' ottimo anche per la preparazione di marmellate. Dato il suo deperimento veloce, viene inscatolato e esportato in grande quantita'. Per quanto riguarda le virtu' terapeutiche, il rambutan ha un alto contenuto di vitamina C, calcio e fosforo. Il seme è ricco di grassi e oli pregiati per l’industria ed impiegato per la fabbricazione delle candele e dei saponi. Le foglie possono essere utilizzate contro il mal di testa e le radici vengono bollite ed impiegate per curare la febbre. L'apporto calorico e' di 64 kcalorie per 100 g. di prodotto.
lunedì 29 luglio 2013
Rambutan Fair (งานวันเงาะโรงเรียน) a Surat Thani
Questa interessante fiera annuale dà alla popolazione locale di Surat Thani l'opportunità di celebrare il delizioso frutto rambutan, che fu’ per la prima volta piantato in provincia nel 1926. Quest’anno si svolge dal 22 luglio al 2 agosto.Al giorno d'oggi, il rambutan è un frutto molto popolare per l'esportazione in tutto il paese, ed è amorevolmente coltivato in tutta la provincia di Surat Thani. La zona è ben conosciuta per la produzione di un rambutan molto dolce e succulento rispetto alle altre province. Le attrattive della festa comprendono, sfilata di carri adornati con il rambutan, esposizione di prodotti locali e piante ornamentali, composizioni fatte con rambutan e altra frutta, concorsi di bellezza e dimostrazioni di allevamento di scimmie che raccolgono noci di cocco dagli alberi.
domenica 28 luglio 2013
Happy Royal Birthday HRH Crown Prince Maha Vajiralongkorn
Crown Prince Maha Vajiralongkorn a volte indicato come Maha Vajiralongkorn poiché il suo nome esteso è Somdet Phra Boromma-orasathirat Chao Fa Maha Vajiralongkorn Sayammakutratchakuman (สมเด็จพระบรมโอรสาธิราช เจ้าฟ้ามหาวชิราลงกรณฯ สยามมกุฎราชกุมาร) e’ nato a Bangkok, il 28 luglio 1952, è l'attuale erede al trono di Thailandia, in quanto l’unico figlio maschio di Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej il Grande e la regina Sirikit. Il principe ereditario ha ricevuto l'istruzione primaria all’Udorn Hall del Dusit Palace e ha completato l'istruzione secondaria nel Regno Unito alla Millfield School di Somerset e in Australia alla The King's School di Sydney. Il principe ereditario fu avviato alla carriera militare durante la frequentazione del Royal Military College Duntroon a Canberra. Nel 1975 entrò nel Reale Esercito Thailandese come ufficiale. Nel 1978 fu nominato a capo della guardia personale del sovrano, tuttavia mantenne l'incarico per poco perché abbandonò momentaneamente la carriera di ufficiale dell'esercito per vivere alcuni mesi come un monaco buddista, seguendo una pratica comune in Thailandia. Vajiralongkorn fece ulteriore esperienza svolgendo periodi di collegamento in servizio presso le forze armate statunitensi, britanniche e canadesi; ottenendo in questo periodo le qualifiche di pilota di caccia e di elicotteri. La carriera militare di Vajiralongkorn si differenzia da quella di molti altri regnanti e nobili moderni in quanto prese parte effettivamente ad alcune operazioni militari durante la seconda metà degli anni settanta. Si ritrovò infatti a capo di diverse campagne volte a reprimere rivolte armate di rivoluzionari e fu coinvolto in diverse operazioni al confine con la Cambogia, nel periodo del regime dei Khmer rossi. Il principe ereditario Vajiralongkorn è sposato con la principessa Srirasmi dal 2001 con cui ha un figlio, in precedenza era stato sposato altre due volte ma entrambi i matrimoni sono terminati con il divorzio. Complessivamente l'erede al trono di Thailandia ha 7 figli. Il 3 gennaio 1977 Vajiralongkorn sposò la principessa Soamsavali Kitiyakara, prima cugina da parte di madre. La coppia ebbe una figlia l'anno successivo ma entrò presto in crisi al punto che già nel 1978 si separarono di fatto. La principessa tuttavia rifiutò per anni di concedere al marito il divorzio per paura di perdere i propri titoli e i propri privilegi e soltanto nel 1991 il principe riuscirà a portare in tribunale la consorte. Il loro matrimonio è stato sciolto ufficialmente nel 1993 ma nonostante questo la principessa e sua figlia occupano ancora un posto di rilievo nelle cerimonie reali. Dopo la separazione di fatto dalla moglie, Vajiralongkorn conobbe l'attrice Yuvadhida Polpraserth con cui iniziò una lunga relazione e una convivenza. Da questa unione sono nati cinque figli (il che ha destato qualche polemica poiché in quel periodo il principe era ancora formalmente sposato con Soamsavali Kitiyakara). Dopo aver ottenuto il divorzio il principe sposò la compagna nel 1994, ma il matrimonio terminò appena due anni dopo quando la principessa fu accusata di adulterio con un ufficiale militare britannico. Attualmente i figli avuti da questa moglie vedono raramente il padre poiché vivono negli Stati Uniti. Vajiralongkorn si è sposato per la terza volta il 10 febbraio 2001, con Srirasmi Akharaphongpreecha, una ragazza comune che era in servizio a seguito del principe dal 1992. Il matrimonio è stato reso noto al grande pubblico solo nel 2005 quando la principessa partorì un bambino, Sua Altezza Reale il Principe Dipangkorn Rasmijoti, nato il 29 aprile 2005, al Siriraj Hospital di Bangkok. Attualmente Vajiralongkorn detiene contemporaneamente il rango di Generale nell'esercito di terra, Ammiraglio nella marina thailandese e Maresciallo dell'aria nell'aeronautica thailandese. In passato ha guidato anche un RTAF F-16, e due Boeing 737.
Gli elefanti in Thailandia
Cio' che altrove per i sovrani erano gli stalloni o i falchi reali, per i re del siam sono sempre stati i chang puak, gli elefanti bianchi. Chi trovi un esemplare di questo tipo che gia' da giovane presenti macchie rosa sulla fronte o sulle orecchie e abbia occhi e unghie bianchi, in thailandia ha letteralmente il dovere di consegnarlo seduta stante al palazzo reale. Non importa se gli zoologi parlano di "albinismo": qui la gente e' convinta che un gran numero di elefanti bianchi assicuri al re una reggenza fortunata. L'attuale monarca educato in svizzera , ne possiede una quindicina a corte. L'elefante, animale sacro a Buddha, sotto le cui sembianze si dice, egli scese sulla terra e adesso simbolo della Thailandia, corre il pericolo di estinzione e proprio nel suo paese d'origine, una nazione la cui silhouette geografica si dice assomigli ad una testa d'elefante. Il governo ha pertanto, creato un parco nazionale in cui vivono gli ultimi esemplari d'elefanti selvatici. Ma è ben poca cosa. Gli asiatici hanno da sempre addomesticato il mammifero più grosso e più forte della terra, oltre ad averlo cacciato e oltraggiato, e questo pachiderma non è stato solo animale da fatica, nel corso dei secoli i Thai, i Birmani, e i Khmer hanno affrontato infinite battaglie con i loro grandi eserciti di elefanti. E quando, verso la fine del diciannovesimo secolo, re Chulalongkorn (Rama V) accolse in visita ufficiale alcuni ospiti tedeschi, fece organizzare in loro onore una imponente caccia all'elefante. Fino agli anni cinquanta ce n'erano ancora più di 14.000 esemplari. Oggi ne sono rimasti circa tremila soltanto. La gravidanza di un elefante dura dai venti ai ventidue mesi e al massimo nasceranno due piccoli, molto raramente tre, ma in questo caso uno o due non sopravvivranno. Quindi la situazione demografica di queste bestie non potrà certo migliorare in un immediato futuro. Si dovranno attendere molti decenni prima di ristabilire un minimo di riequilibrio e con i pachidermi, bisognerà cercare di salvare, nel contempo, e proteggere il loro habitat naturale : la foresta. Un elefante può lavorare anche 50 anni. Quando è giovane gli verranno assegnati due "mahout", addestratori, uno giovane ed uno più anziano, solitamente padre e figlio, e solo con loro imparerà a spingere, trasportare e impilare la legna di teak. Un addestramento che spesso dura numerosi anni. L'elefante asiatico vive normalmente fino a 80 anni e anche di più e, secondo la legge tailandese, deve smettere di lavorare a 61 anni. Gran parte degli alberi di teak vengono ancora abbattuti in Birmania e nel Laos dalle stesse compagnie del legno. E fra Chiang Mai e Bangkok non è certo un segreto che i ladri di alberi vadano a caccia degli ultimi giganti di teak armati di ricetrasmittenti. Nei loro spostamenti si servono degli elefanti che fanno poco rumore e lasciano meno tracce dei trattori essendo le loro zampe grandi, morbide e che sanno perfettamente distribuire il peso, evitando di danneggiare il terreno e di lasciare evidenti tracce. Per un giorno di lavoro i negrieri della mafia locale guadagnano un enormità, e dovrebbero prendere in considerazione, cosa che spesso ignorano, che un elefante dopo sole cinque ore di attività ha bisogno di due giorni di riposo per ricaricarsi. Nel nord della Thailandia, a Mae Sai, sulle rive del fiume Mae Nam Ping di lato alla frontiera con la Birmania, ora Mianmar, c'è un ristorante da dove, mangiando sulla terrazza, si possono con facilità osservare gli elefanti guidati in riva al fiume. Ogni animale porta sul dorso il proprio conduttore e ne segue i gesti e i comandi ubbidiente, ricordando forse un bambino fiducioso in compagnia del genitore. Si vedono arrivare in fila trottando, le proboscidi penzolanti sulla terra scura, mentre escono dalla foresta fino a raggiungere l'acqua. Allora il capo dei mahout, impartisce ordini secchi gridando "Maab", che vuol dire "seduti". Lo stesso grido verrà ripetuto da mahout a mahout e allora ogni elefante si piegherà, adagio, depositando l'uomo sul greto del fiume e si rotolerà contento nel fango della riva. Qui tutti si lasceranno innaffiare, lavare, strigliare dai loro piccoli padroni. Una gioia generale la loro, pachidermi buoni, che sotto miriadi di gocce brillanti nel sole, fra un sonoro sguazzare, un barrire, li farà persino ridere Si perché gli elefanti sanno ridere sapete. I loro occhi diventano vivi e accattivanti e le loro risa sono anche contagiose per gli esseri umani. Intanto i mahout sfregano la testa e la schiena dei loro protetti, con il palmo della mano o delle spazzole, liberandoli così dai parassiti. Così gli elefanti torneranno a luccicare come se fossero stati appena creati dall'argilla. Adesso, gli elefanti vengono raramente adoperati per aiutare l'uomo nel trasporto d'enormi quantitativi di teak, tanto da rimanere disoccupati. Ora vengono addestrati a svolgere mille giochi per il solo divertimento del turista. E la loro fatica sarà la stessa di quella spesa per un duro lavoro agricolo, si troveranno ora a contatto con ambienti che non sono a loro congeniali e la pericolosità delle performances sarà spesso disastrosa. Ho sentito un gruppo di turisti criticare l'esibizione di uno show d'elefanti a Chiang Mai e accoglierla con commenti poco benevoli. Ma cosa potrebbe dire, mi domando, l'addestratore se potesse spiegare la fatica di queste bestie, usata ormai per un beneficio turistico? Sono qui solo per riqualificarsi dalla disoccupazione. Ed imparano a giocare a pallone, a guerreggiare tra loro, a stare su con la testa e inscenare una danza con le proboscidi. Ci sono persino delle agenzie che offrono i propri servizi anche agli albergatori, facendo da intermediari con gli addestratori, ed allora si vedranno gli elefanti danzare intorno alle piscine, oppure portare un turista sulla sua groppa, il tempo di far scattare una foto ricordo. E loro hanno spesso paura dei flash e si innervosiscono. I Thailandesi stessi, inoltre, credono che strisciare sotto la pancia di un elefante porti fortuna, e quindi non è raro vedere queste bestie tenute immobili al centro di piazze dove il traffico è intenso, in mezzo al caos e un andirivieni generale. Spesso allora l'elefante si imbizzarrisce e non è raro che avvengano degli incidenti, spesso anche gravi. Durante la permanenza in Asia, non è difficile che l'elefante diventi sempre più familiare fino a diventare spesso compagno nelle scorribande nella giungla tropicale, o al mare. Bisogna ricordarsi però, di non tirare mai la proboscide ad un elefantino, mai fare indispettire un elefante adulto. Anche loro hanno una propria dignità. Ricordiamolo e rammentiamoci anche che dobbiamo loro rispetto!
sabato 27 luglio 2013
Royal Elephant Kraal di Ayutthaya
Il Royal Elephant Kraal di Ayutthaya è l'unico rimasto in Thailandia e si trova a 4 km a nord est della città, era un luogo importante per la legittimazione dei Re di Ayutthaya. La zona era chiamata in passato "Thamle Ya" o " località dell’erba ", come l'intera zona era come un grande campo di erba. Il kraal risale al 16 ° secolo, quando il re Maha Thammaracha (1569-1590) dopo la prima caduta di Ayutthaya nel 1569, si è trasferito nel vecchio Elephant Kraal vicino al Wat Song il presente sito ai giorni nostri, un tempo gli elefanti non erano solo catturati e addestrati per il lavoro e il trasporto di prodotti per l'India e la Persia, ma anche utilizzati per la guerra. Gli elefanti dai branchi selvatici venivano catturati e addomesticati, da uomini a cavallo che usavano canne di bambù con lacci in pelle per irretire le bestie giganti. Gli elefanti catturati venivano ammassati nel kraal attraverso un’entrata ad imbuto nella parete posteriore, e poi erano separati, tra quelli adatti ad uso domestico o per l'esportazione. L'ultimo round-up di elefanti selvatici in Thailandia è stato nel 1903. Il kraal è circondato da un cancello di legno con pilastri che possono essere facilmente spostati, se necessario. All'interno del cancello c’è un enorme muro di mattoni che racchiude grandi colonne di legno conficcate in profondità nel terreno per farvi accedere gli elefanti. Nel centro del kraal c’è il tempio che ospita l'immagine del Dio indù con la testa di elefante Ganesha. Il restauro dell’antico kraal di Ayutthaya avvenne nell’ottobre 2007, tutti i 980 vecchi ceppi della recinzione vennero sostituiti, in seguito ad un Progetto di Restauro dell’ONU da 16 Milioni di Baht.
venerdì 26 luglio 2013
Jintara and your baby all’Elephantstay
Jintara ha dato alla luce una bella elefantina, e’ la 56° nascita da quando e’ stato aperto l’Elephantstay. L'Elephantstay è un progetto per la riabilitazione e l'allevamento degli elefanti che opera sotto la Fondazione Prakochaban, fondata da Laithongrein Meepan nel 2005, il progetto è registrato come no-profit. Si trova presso il Royal Elephant Kraal di Ayuttaya, che e' stato storicamente un posto dove gli elefanti venivano catturati e addestrati per la guerra, il lavoro e il trasporto, questo era un privilegio dei re della Thailandia. Il termine "Kraal" significa "un recinto in cui vengono guidati gli elefanti selvatici che devono essere addomesticati ed educati. Oggi al Kraal ci sono i vecchi elefanti che sono stati ritirati dal lavoro, e viene attuato uno dei più grandi programmi di allevamento di tutto il mondo. Alcuni esempi: Il 21 agosto 2007, l'elefantessa Boon Seuhm e' arrivata al Kraal pochi giorni dopo aver ucciso un uomo che l'ha insultata e si e' rifiutato di darle da mangiare. Il Kraal l'ha salvata da essere giustiziata e lei ora conduce una vita felice passando attraverso un processo di riabilitazione. Anche un elefante di nome Khun Song è stato salvato dopo essere stato attaccato da un altro elefante. Recentemente l'elefantessa Natalie è stata salvata dopo una grande quantità di donazioni da parte dei membri del team.
giovedì 25 luglio 2013
Italian Film Festival (Bangkok)
mercoledì 24 luglio 2013
Allarme Dengue 2013 in Thailandia
Wat Phra Borommathat Worawihan (วัดพระบรมธาตุวรวิหาร) a Chainat
Il Wat Phra Borommathat Worawihan (วัดพระบรมธาตุวรวิหาร)) è un vecchio tempio sulle rive del fiume Chao Phraya. Situato a 4 chilometri dalla città, di Chainat. Comprende anche una vecchia pagoda dove sono ospitate reliquie di Buddha, molto venerate dalla gente di Chainat e di altre province limitrofe. Il wat e' stato costruito originariamente nel periodo khmer, e' in laterite ed è stato rinnovato nei periodi Ayutthaya e Rattanakosin. La fiera annuale per adorare le reliquie del Signore Buddha si svolge durante il giorno di luna piena del sesto mese lunare, la.cerimonia religiosa consiste nell'offerta annuale di un enorme telo color zafferano per coprire il santuario, per adorare il Buddha, portare avanti una tradizione antica, costruire più solidarietà e un piu’ stretto legame con la religione buddista. All'interno del tempio c’è il Museo nazionale Chai Nat Muni che espone diversi tipi di manufatti scoperti nella città tra cui immagini del Buddha in diversi atteggiamenti, ceramiche tailandesi e cinesi, oltre a varie tavolette votive.
Long Boat Race a Chainat
Le regate delle imbarcazioni appartengono alla cultura tailandese da secoli, la Long Boat Race a Chainat e’ stata istituita nel 2006 ed è poi diventata un’appuntamento annuale con partecipanti provenienti da tutta la Thailandia. A volte si svolge nel mese di luglio come quest’anno, le regate di Chainat si svolgono nella sezione del fiume Chao Phraya che va’ dal Wat Phraya Tak a Khao Poad Road vicino al ponte Chainat-Supanburi. Queste regate sono seguite da una importante cerimonia religiosa della provincia, l'offerta annuale di un enorme telo color zafferano per coprire il santuario molto venerato, il Wat Phra Barommathad costruito all'inizio del periodo di Ayutthaya. All'evento partecipano diversi tipi di imbarcazioni, di solito sono composte da 12 a 55 canoisti che remano su canoe che hanno un aspetto lungo e sottile. Spinti dalla folla festante, la giornata delle regate è un variopinto spettacolo da guardare. Fra le varie gare, c'è il tempo per una piacevole passeggiata intorno al tempio, una visita alle antiche comunità che vivono lungo il fiume o assaporare il delizioso cibo locale in uno dei tanti ristoranti galleggianti lungo il fiume Chao Phraya
martedì 23 luglio 2013
Candele trainate dai buoi in Phetchaburi
All'inizio del tre mesi del lungo ritiro buddista nella stagione delle piogge, i thailandesi prendono parte a sfilate di vario tipo per portare le grandi candele nel loro tempio locale. La maggior parte di queste hanno luogo sulla terra, anche se in Ayutthaya usano le barche per trasportare le candele al tempio. Un'altra sfilata unica nel suo genere, si tiene ogni anno a Phetchaburi, usano i buoi per tirare i carri con i grandi ceri. La sfilata di quest'anno si svolgerà il 23 luglio e il corteo inizia davanti agli uffici del sub-distretto di Tha Laeng nel distretto Tha Yang di Phetchaburi e andrà fino al Wat Khao Pakchong.
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