lunedì 11 novembre 2013

Due questioni controverse in Thailandia


Due questioni controverse sono a fuoco oggi in Thailandia. Dopo più di una settimana di proteste di strada di tutti i colori politici, il Senato discuterà il controverso disegno di legge di amnistia questa mattina a partire dalle 10:00, mentre più tardi alle 16:00, la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) dell’'Aia nei Paesi Bassi, esprimerà la propria decisione sulla controversia territoriale tra la Thailandia e la Cambogia attorno all'antico tempio indù di Preah Vihear, un sito patrimonio mondiale dell'UNESCO. Sulla seconda questione alle 16,55 la Corte internazionale di giustizia ha deciso all'unanimità che l'interpretazione della sovranità della Cambogia sul promontorio che da’ accesso al tempio e’ "ammissibile" e la Thailandia ha l'obbligo di ritirare le truppe militari da quel territorio. La corte ha pero’ respinto la richiesta della Cambogia, che gli venga assegnato anche un vicino colle chiamato Phnum Trap, nell’area di 4,6 chilometri quadrati che è al centro di questa disputa, esortando entrambe le parti a risolvere la controversia con mezzi pacifici. La maggior parte del confine tra la Thailandia e la Cambogia e’ stato delimitato più di un secolo fa’, ma il confine nei pressi del tempio Preah Vihear è ancora da delimitare. In reazione il leader del Partito democratico all'opposizione Suthep Thaugsuban e altri 8 parlamentari si sono dimessi perche’ hanno affermato che questo governo è venuto ad un accordo con la Cambogia attraverso la corte, per ottenere una perdita territoriale in cambio di interessi personali per il clan Shinawatra. Il sentimento anti governo è in crescita al momento a causa del disegno di legge di amnistia e la sentenza del Preah Vihear monta ancora più pressione, quindi hanno indetto dal 13 al 15 novembre uno sciopero nazionale la loro intenzione è ora di rovesciare il governo. In risposta nel suo breve discorso alla tv, il primo ministro Yingluck ha lodato il lavoro del team legale thailandese a L'Aia e ha spiegato il verdetto. Inoltre ha dichiarato che la situazione alla frontiera è calma e le forze armate hanno la situazione sotto controllo e ha insistito che la Thailandia e la Cambogia sono amici e troveranno una soluzione bilaterale insieme, prima di concludere che il suo governo sta’ facendo del suo meglio per le persone e la sovranità del paese, ma Yingluck non ha fatto nessun accenno alla chiamata di Suthep ad uno sciopero nazionale.

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